lomarchetti@
- «Un giorno d’estate eravamo sotto la
pergola del nostro orto ai Macelli, io mi detti da fare per togliere i residui
del pranzo coduti sulla terra battuta, ma mia nonna mi disse: “Ba, ba, con quella
granata che così fai pula, piglia il patto col collipato e vallo a getta’ nella
concimaia, perà quando t’avvicini toppiti
il naso co la pezzòla che c’è un sito che non si resiste”. La mia amica che veniva
da Genova, non capì un’acca e mi guardò sbigottita: quali comandi mi aveva
impartito la mia anziana bisnonna? A quel punto io tradussi: “Basta, fermati
con quella scopa che così fai polvere, raccogli tutta la spazzatura con la paletta
e portala nell’immondezzaio, però quando ti avvicini, copriti il naso con un fazzoletto perché c’è un
puzzo insopportabile”. Solo a quel punto la mia mica comprese, guardò l’anziana
signora e accennò a un sorriso di compiacimento». Larga la foglia, stretta la via dite la vostra che ho detto la mia…». Lorenzo M.
