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18 maggio 2015

NESSUNO PENSA A UNA CITTÀ A MISURA DEI DIVERSAMENTE ABILI: “Troppi ostacoli, buche, marciapiedi malridotti”

ilVicinato@ - Fonte iltirreno.gelocal.it - Christian abita a Venturina e frequenta l’istituto Volta di Piombino. Le difficoltà che incontra sono le solite e fanno rima alternativamente con la maleducazione, le pessime condizioni di strade e marciapiedi, la poca lungimiranza delle amministrazioni comunali. Proprio a queste ultime si rivolge Christian: «Marciapiedi pieni di buche, scalini troppo alti, strisce pedonali non in corrispondenza degli scivoli, e ancora, uffici, locali e negozi non predisposti per un invalido, per non parlare dei bagni, spesso in cima alle scale o comunque non a norma per un diversamente abile». Aggiunge la mamma Fulvia: «A ottobre siamo andati a Barcellona e non abbiamo avuto nessuna difficoltà. Invece da noi alle manchevolezze del pubblico si aggiunge la maleducazione di chi occupa senza diritto i posteggi per invalidi, o di chi parcheggia su marciapiedi e scivoli, con la scusa del “ce l’ho lasciata un minuto”, è chiaro che la vita già complicata di un disabile diventa un inferno. Un inferno fatto di sguardi, nel migliore dei casi incuriositi, di piccole odiose ingiustizie, di diritti negati che stancano».

I DOCENTI VIRGINIA SANGALLI E ALESSANDRO BIGIO: “Basta con la discriminazione dei diversamente abili”

stefanobramanti@ - «È tempo di dire basta alle barriere architettoniche che limitano la libertà di movimento per chi è in carrozzina o ha comunque difficoltà motorie. Anche nel nostro luogo di lavoro ci sono problemi. Dobbiamo prendere iniziative per cambiare la situazione”. Lo affermano Virginia Sangalli e Alessandro Bigio, docenti della media Pascoli e il giovane insegnante di musica è colpito direttamente dal problema. Vanno quindi mosse le acque stagnanti dell'isola, sorda da decenni, come il resto d'Italia, ai diritti dei diversamente abili. “Nella nostra scuola, - fa notare Sangalli -il monta scale è antiquato e si guasta spesso, ma poi non è sicuro e adatto a tutti i tipi di disabilità. Ecco che d'intesa con la nostra dirigente Grazia Battaglini, abbiamo inviato al Comune, in marzo, una lettera per segnalare il problema e richiedere un adeguato ascensore, da installare al più presto, per far salire e scendere al primo piano della scuola chi ha questo problema, dove esiste la sala multimediale per riunioni. Non mi risulta che ci sia stata data una risposta”. Ma le barriere esistono in molti edifici pubblici e privati, e sono un impedimento per chi ha problemi motori, anche molti marciapiedi della città sono poco accessibili, poi l'ingresso alle fortezze medicee, nessun accesso per tali casi a certe parti delle ville napoleoniche, al piano superiore del museo archeologico e la lista potrebbe proseguire, “Un altro luogo dove ci sono barriere architettoniche –conclude Sangalli- è la sala Nello Santi al De Lauger. Si può accedere in fondo, ma con la carrozzina non si può andare davanti per dirigere un concerto, come è capitato al professor Bigio o per fare un intervento o ritirare o consegnare un premio. Occorre fare un piano in discesa al lato della sala, al posto delle scale. Altri luoghi pubblici impediti sono il Comune che ha sempre il superato monta scale all'esterno e un ascensore spesso rotto all'interno. Poi l'ufficio di Collocamento e il Centro giovani. Per non parlare delle navi: solo la Moby Lally e una Toremar sono veramente agibili, il resto no. Trovo vergognoso che non si faccia niente. Mobilitiamoci. Ci appelliamo alla stampa e a facebook, denunciamo tutti il problema delle barriere e agiamo per avere risposte e le migliorie necessarie”. Nonostante la normativa sulle barriere architettoniche sia in vigore dal 1986, capita quindi ancora troppo spesso che l’accesso a edifici pubblici e privati sia impossibile per i diversamente abili. E certamente tempo di dire basta a tali situazioni discriminatorie evidenti».