29 novembre 2016

I FURBETTI DEL CARTELLINO SALVATI DA QUEL NO DEL GOVERNATORE DEL VENETO. “Invece, basta un Sì per diventare un paese normale”

ilVicinato@ - «La Riforma Madia è parzialmente illegittima perché lede l'autonomia delle Regioni, così com’è attualmente normato dal Titolo V della Costituzione. Il ricorso alla Corte Costituzionale è partito dalla Regione Veneto, guidata leghista Luca Zaia, tuttavia, se la Riforma Costituzionale fosse già in vigore, sarebbe bastato il voto del Parlamento per superare qualsiasi veto regionale, invece assistiamo all’ennesima dimostrazione della paralisi provocata dal conflitto tra Stato e Regioni. Il nuovo articolo 117 della Riforma Costituzionale però elimina le materie concorrenti e afferma la clausola di supremazia dello Stato. Cosa succede se tutto viene conservato così com’è ora? Semplice: qualsiasi furbetto del cartellini, licenziato perché truffatore e assenteista, può rimanere al suo posto. Infatti, la sentenza  della Corte Costituzionale, ha travolto pure il decreto legislativo 116/2016 che prevede la sospensione in quarantotto ore del dipendente pubblico colto in flagrante, compreso il taglio immediato dell’indennità e il licenziamento sprint entro trenta giorni. Invece, basta un Sì per cambiare e diventare un paese normale!».