ilVicinato@ - Fonte notizia bastaunsi.it - «Non vogliono
il cambiamento perché vogliono il ritorno alla spartizione partitocratica, alla
palude proporzionale e all’immobilismo perenne. Così tutti potranno comandare
un pochino, ma nessuno potrà decidere davvero. E poi, vuoi mettere che alle
prossime elezioni politiche ci sarebbero ancora 945 posti e non solo 630? E gli
stipendi dei consiglieri regionali che resterebbero intatti? Ecco perché il ceto
politico del passato, ma anche quello del presente, è schierato per il No,
esplicitamente o segretamente. Il No conviene a quanti si vogliono riappropriare
di tutto quello che considerano il loro!».