@giovannigostoli - «Liberi di scegliere se
cambiare tutto o lasciare tutto com’è. Ogni giorno incontro amici grillini o di
centrodestra che voteranno Sì al Referendum. D’altronde la riforma
costituzionale non è di destra o di sinistra, ma è una scelta di buon senso. La
decisione non è di proprietà dei partiti, tanto meno delle correnti. Si vota
per superare finalmente l’inutile doppione solo italiano del bicameralismo
paritario. Si vota per ridurre il numero dei parlamentari, lo stipendio dei
consiglieri regionali, per abolire il Cnel, per introdurre referendum
propositivi, abbassare il quorum per quelli abrogativi, obbligare il parlamento
a discutere le iniziative di legge popolari. E’ un’occasione da non perdere per
cambiare il sistema. L’Italia ha bisogno di stabilità e governabilità.
L’efficienza delle Istituzioni deve migliorare al fine di recuperare fiducia nei
confronti dei cittadini. La sfida non è tra Sì e No, ma tra sì e mai; perché
coloro i quali ieri non sono riusciti nella revisione della seconda parte della
Costituzione, nonostante trent’anni di promesse, non saranno capaci nemmeno
domani. Con il Sì alla riforma costituzionale a vincere non sarà il Pd, tanto
meno il Renzi, ma saranno gli italiani. Quel desiderio di un’Italia nuova, più
semplice e più efficiente, con tempi certi per le leggi. Una democrazia che
oltre a rappresentare e discutere è capace di decidere è una delle condizioni
necessarie per migliorare la qualità di vita di tutti». Giovanni (G)