ilVicinato@ - Fonte
notizia l’unità.tv - Gli iscritti del Partito democratico, quelli
che affondano le loro radici nella sinistra ma non sono né renziani e né
intendono seguire gli scissionisti, chiedono al ministro Andrea Orlando di
candidarsi alla guida del partito: «Andrea, se non ti candidi tu chi possiamo votare? Non possiamo
avere una campagna congressuale all'insegna del populismo, né lasciare la
sinistra a Emiliano, non può essere lui il nostro candidato». Questi i segnali ben precisi dai territori. A Orlando però è
arrivato anche il sostegno di parecchi dirigenti di peso ed è probabile che
abbia dalla sua la ministra Anna Finocchiaro, Gianni Cuperlo, Cesare Damiano,
Fabrizio Barca, Nicola Zingaretti, Ugo Sposetti (tesoriere Ds), solo per
citarne alcuni. Non è un mistero poi che il presidente emerito Giorgio Napolitano,
lo abbia in grande considerazione. C’è chi definisce Andrea Orlando il Bernie
Sanders italiano, paragonandolo al senatore democratico del Vermont, che sfidò la Clinton alle primarie
statunitensi.