ilVicinato@ - Fonte notizia iltirreno.gelocal.it
- Massimiliano Mammi, presidente dell’associazione dei diving centri immersione
di Marina di Campo: «Solo stamani abbiamo incontrato la comandante della
polizia municipale, ma fino ad oggi parlare con il Comune non è stato possibile,
è incredibile, non stiamo chiedendo niente di eccezionale, ma solo il minimo
indispensabile per poter lavorare: cinque posti per parcheggiare i mezzi e per
poter accompagnare i nostri clienti. La
polizia municipale ci ha spiegato che anche il carico e scarico è vietato, dal
momento che l’area portuale è diventata inaccessibile ai nostri mezzi. Il
risultato? Possiamo fermarci a 150-200 metri dalle barche e trasportare a mano
tutta l’attrezzatura. Lavorare in questo modo è impossibile. Ci hanno consigliato di usare dei carrelli, ma dove
li dovremmo tenere? E poi trascinare chili di materiale sul pavé (marciapiede)
sarebbe dannoso». Da tempo i titolari dei diving
hanno provato a sollecitare il Comune di Campo nell’Elba e l’Autorità portuale
regionale per trovare una soluzione, per ora senza fortuna.