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Unione delle Chiese metodiste e valdesi - «La donna Sapienza parla in prima persona e canta un inno in cui narra
delle sue origini come prima creatura di Dio. Essa è la primogenita progenie di
Dio, una progenie al femminile. Quest’affermazione è abbastanza sorprendente
perché rompe con le convenzioni sociali e mentali che danno un valore più alto
al maschio che non alla femmina. Inoltre, la prima creatura di Dio gioca e si
diverte dinnanzi al Creatore, che forma e mantiene il cielo, la terra e tutti
gli esseri viventi tramite la sua sapienza. La sua primogenita figlia è gioiosa
e giocosa nella presenza del Dio Creatore. Questo inno ci invita a riconoscere
nel Signore un Dio "giocoso" (…) La riconoscenza di un Dio allegro,
creativo che prova piacere forse non rientra nella nostra concezione di Dio.
Verosimilmente non rientrava neanche in quella dei credenti che per primi hanno
ascoltato l’inno della donna Sapienza. La curiosità di voler scoprire nuove
caratteristiche di Dio che trasgrediscono le affermazioni convenzionali renderà
la nostra fede vivente. Una tale fede curiosa e vivente sarà anche
contagiosa.». Alcuni
stralci di una riflessione di di Hiltrud Stahlberger, Pastore evangelico