8 agosto 2017

RIO MARINA, SIMONETTA E GIULIANO, LA LEGGENDA DEL BACIO RUBATO: “Quando lui, sceso dalla barca, tentò di baciarla lei cercò di mettere tra le due bocche un fazzoletto, lo fece con il cuore spezzato ma con lo scopo d’impedire…”

Simonetta e Giuliano
lomarchetti@ - «Simonetta Cattaneo, appena sedicenne (1469), fu data in sposa a Marco Vespucci, suo coetaneo. Il matrimonio era stato combinato da Jacopo III degli Appiani, marito della sorella Battistina, che in dote dette alla cognata Simonetta l’uso di una porzione della “Montagna del ferro” dell’Isola d’Elba. Dopo il matrimonio la giovane coppia si stabilì a Firenze, la città dei Vespucci, dove la bella Simonetta si fece notare per la sua straordinaria bellezza e la leggiadria dei suoi gesti. I fiorentini la ritennero la più bella donna vivente, tant’è che fu scelta come modella dal Botticelli per “La nascita di Venere” e in numerosi altri dipinti. Intanto i pensieri e l’amore della giovane Simonetta furono per Giuliano de’ Medici, fratello minore del Magnifico, che si innamorò perdutamente di lei, e i due divennero amanti.  La leggenda vuole che Simonetta trascorresse nel maniero del Giove (Rio) il periodo precedente la morte (1476), qui l’aria salubre dell’Isola avrebbe potuto procurarle cura e giovamento dal mal sottile. Dalla Torre del Giove Simonetta vedeva la costa e Piombino, di lì il suo sguardo innamorato correva verso Firenze dal suo Giuliano. Un giorno un messaggero le annunciò l’arrivo di Giuliano, e lei lo attese trepidante sulla spiaggia, e quando lui, sceso dalla barca, tentò di baciarla lei cercò di mettere tra le loro bocche un fazzoletto, lo fece con il cuore spezzato ma con lo scopo d’impedire che la tisi fosse trasmessa al focoso amante. Giuliano però strappò il fazzoletto dalle mani dell’amata, con rabbia lo gettò a terra, e la baciò ripetutamente sulla bocca. I due amanti passarono tre giorni e tre notti di focoso amore, poi l’addio… impegni politici volevano Giuliano a Firenze». Lorenzo (M)