umbertocanovaro@ - Rubrica XXIV: “Del'imborsatione
et Offitio del Anziani di Rio” (5a parte). Nelle scorse settimane siamo entrati
nello studio del metodo per eleggere il Consiglio degli Anziani, la carica più
importante dell'istituzione ed abbiamo letto il loro giuramento d'insediamento
appena eletti e le conseguenze in caso di rifiuto. Andiamo avanti: «e li
predetti Anziani in fra dui giorni del preso loro offitio debbino fare
inventario di tutti i libri del Comune, Civili e Criminali, de commisarij et di
tutte l'altre cose e munitioni (impegni, nda) del Comune e consegnarle in mano
a' successori con la notula di quanto li fusse restato a fare nell' offitio
loro, alla pena di lire dieci per ciascuno Anziano. Possino e debbino li
prefati Anziani da per loro stessi con la presentia del lor Commissario fare
creditore qualunque havesse havere dal detto comune e fare polize de pagamenti
con la presentia del sopradetto Commissario; e qualunque persona offenderà in
detti o in fatti alcuno dell'Anziani sia punito subito oltre l'altre multe e
pene ordinate per li statuti presenti nelle Cause Criminali in scudi dieci d'oro,
applicata (devoluta, nda) alla Cammera Fiscale e sia confinato ad elettione
(discrezione, nda) di sua Signoria Illustrissima o di suo Luogotenente del
luogo e del tempo». Dunque, pene pecuniarie molto alte, compreso il rischio di
essere esiliati (si suppone in via temporanea) in altra terra dell'Isola,
qualora si offendesse o percuotesse un Anziano della Comunità. Umberto Canovaro