ilVicinato@ - Giovanni
Fratini ha letto il testo della
legge Realacci sui piccoli
comuni, è rimasto abbastanza deluso: «(…)
In realtà si tratta piuttosto di una legge di principio, di indirizzo,
importante, certo, perché sottolinea la necessità che i governi nazionali (e
regionali) prestino maggiore attenzione alle comunità locali di modeste
dimensioni. Ma ho il timore che, con il tempo, questa “novella” legislativa, se
non saranno introdotte sostanziali modifiche, risulterà poco incisiva, se non
addirittura inutile. Quanto ai finanziamenti previsti non mi sembra che si
possa essere soddisfatti. Sono stati stanziati 100 milioni di euro per un arco
di tempo di ben 7 anni. 10 milioni saranno erogati nell’anno in corso e 15 in
ciascuno degli anni dal 2018 al 2023. Se consideriamo che le Amministrazioni
locali al di sotto dei 5mila abitanti sono 5.585, c’è poco da esultare. Certo i
Comuni elbani, come tutti quelli delle altre isole minori, rientreranno in una
delle tipologie previste. Ma mi ha colpito il fatto che, nel testo approvato,
si fa riferimento ai Comuni collocati in aree rurali e montane o in aree
definite periferiche e ultraperiferiche. Nessun riferimento viene fatto ai
Comuni delle isole minori; nessun accenno a quella particolare condizione
periferica che è l’insularità. Questa parola è sfuggita alla penna del
legislatore».