ilVicinato@ - «Il professore Franco Cambi dell'Università
di Siena ha spiegato a tenews.it: “È molto interessante il contesto: la vittima
era entrata nell'edificio dopo il crollo, probabilmente per cercare oggetti che
potevano essere utili, e poi è morta in un'ulteriore fase di crollo della
struttura. Qualcuno poi ha composto il cadavere e, inspiegabilmente, lo ha
lasciato lì. Purtroppo non abbiamo trovato tutto lo scheletro (mancano i piedi,
le mani, la cassa toracica e la colonna vertebrale, ndr), il cranio è aperto in
due e mal conservato, così come il bacino, quindi non so come riusciremo a
trarre qualche notizia attendibile da questo ritrovamento”. Ora i resti sono
conservati nello scavo di San Giovanni, ma fra qualche giorno saranno
trasferiti a Siena dove un antropologo cercherà di trarre informazioni sull'età
e sul sesso, sugli aspetti nutrizionali e sulle malattie della vittima».