ilvicinato@ - Fonte Unione delle Chiese
metodiste e valdesi - «Con il
silenzio di Zaccaria, il racconto e l'attesa di Natale incominciano da una
interruzione nel servizio sacerdotale, da un corto-circuito nel flusso della
parola, dal silenzio che predispone l'accoglienza. Zaccaria e Elisabetta, lui
sacerdote e lei di prestigiosa ascendenza sacerdotale, sono giusti ed
irreprensibili “in tutti comandamenti e precetti del Signore”. Però, come Sara
ed Abramo, e per gli stessi motivi, non hanno figli, lei è sterile “ed erano
tutti e due avanzati in età”. Sterilità e vecchiaia, eppure attesa: attesa
inaspettata. L'avanzata età è proprio l'obiezione di Zaccaria all'annuncio
dell'angelo. Chiede un segno, delle assicurazioni. Torna a casa, Elisabetta
rimane incinta, e per cinque mesi si nasconde. Il primo invito che ci rivolge
Luca, nel primo quadro del suo Vangelo, è un invito a fare silenzio per
accogliere i tempi nuovi, che non devono trovare troppo presto le parole
adatte, quelle che forniscono subito le risposte e le spiegazioni». Alcuni stralci di una
riflessione di Yann Redalié, Pastore evangelico