3 dicembre 2017

IL VANGELO CI PARLA. ZACCARIA, UN'ATTESA INASPETTATA: “Ecco, tu sarai muto, e non potrai parlare fino al giorno che queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole che si adempiranno a loro tempo… Luca 1,20”

ilvicinato@ - Fonte Unione delle Chiese metodiste e valdesi - «Con il silenzio di Zaccaria, il racconto e l'attesa di Natale incominciano da una interruzione nel servizio sacerdotale, da un corto-circuito nel flusso della parola, dal silenzio che predispone l'accoglienza. Zaccaria e Elisabetta, lui sacerdote e lei di prestigiosa ascendenza sacerdotale, sono giusti ed irreprensibili “in tutti comandamenti e precetti del Signore”. Però, come Sara ed Abramo, e per gli stessi motivi, non hanno figli, lei è sterile “ed erano tutti e due avanzati in età”. Sterilità e vecchiaia, eppure attesa: attesa inaspettata. L'avanzata età è proprio l'obiezione di Zaccaria all'annuncio dell'angelo. Chiede un segno, delle assicurazioni. Torna a casa, Elisabetta rimane incinta, e per cinque mesi si nasconde. Il primo invito che ci rivolge Luca, nel primo quadro del suo Vangelo, è un invito a fare silenzio per accogliere i tempi nuovi, che non devono trovare troppo presto le parole adatte, quelle che forniscono subito le risposte e le spiegazioni». Alcuni stralci di una riflessione di Yann Redalié, Pastore evangelico