umbertocanovaro@ - Rubrica XXXVII: “Del
Capitano della Vena” - «Il Capitano della vena con sei in sua Compagnia si
elegga ogn'anno in Calende di Genaio, come è consueto; li quali, per debito di
loro offitio e giuramento, sieno tenuti stare apparecchiati con l'arme a
richiesta del Commisario et obbedire in quelle cose che s'aspettano al suo
offitio, sotto pena del arbitrio di detto Commissario». In miniera l'ordine era
mantenuto grazie ad una guarnigione di sei guardie comandate da un Capitano che
rispondeva al rappresentante del Signore sul territorio riese, e che in caso di
inottemperanza dei doveri imposti, sceglieva la pena da comminare. Umberto
Canovaro