ilVicinato@ - Da una
lunga lettera scritta da “Una capoliverese in trasferta” al giornale elbareport.it:
«A seguito di un post dell'attuale sindaco Barbetti pubblicato su facebook il
24 marzo, mi sono resa conto di quanto le dinamiche di Capoliveri non
riguardino più la politica nel senso più alto del termine, la politica con la
“P” maiuscola, ma rappresentino una guerra civile che coinvolge principalmente
il settore dell'edilizia (…) Quello che ho notato negli ultimi anni è la
mancanza di una componente giovanile e soprattutto genuina nella politica del
nostro paese. Non mi riferisco a quell'apatia generale che investe gran parte
della mia generazione, ma ad altro. Si ha paura di ripercussioni per le proprie
famiglie, non si è più intellettualmente e politicamente liberi di fare delle
scelte per timore di rovinare i rapporti di lavoro fra compaesani o,
addirittura, di amicizia (…) Oramai Capoliveri è oppressa dalle solite figure
politiche da più di vent'anni, e non perché l'alternativa non ci sia. Credo si
stia perdendo il senso di quello che la classe politica di un paese dell'Isola d'Elba
dovrebbe porsi come obiettivo: far tornare a risplendere questo gioiello del
Mediterraneo».