ilVicinato@ - «A Tesoro piaceva
molto stare in compagnia, amava la conversazione e quindi ascoltare le voci che
venivano dalla piazza, proprio da li dove si affacciava la sua sartoria. In un soleggiato
pomeriggio di primavera Tesoro udì una signora, dalla parlata toscana, che
criticava il paese e le usanze dei suoi abitanti. La donna elencava quelli che
a suo giudizio (indiscutibile perché veniva dalla città di Firenze!), erano i
disservizi che vi aveva trovato. Il nostro sarto per un po’ si trattenne, ma
poi sbottò urlando: “Di’ ci sei venuta o ti c’hanno chiamato? Se qualcuno ti c’ha
chiamato, allora fammi un po’ vede’ il telegramma”. La signora nei giorni in
cui soggiornò a Rio Marina si guardò bene da esprimere le sue opinioni sferzanti sulla borgata
mineraria».