16 settembre 2008

WATER FRONT DI PORTOFERRAIO, da Cavo a Pomonte solo paesi dormitorio?

c.casarosa@alice.it - Waterfront, ovvero una grande operazione di riordino urbanistico del golfo di Portoferraio dove si punta sullo sviluppo cantieristico e artigianale, su un nuovo porto-pescherecci col mercato del pescato e servizi vari, su un nuovo albergo e una piscina con annessa beauty-farm, sul polo commerciale di prodotti nautici e uno yacht-club. Il sindaco Peria presentando il progetto ha detto: «quello che vogliamo costruire è un grande progetto elbano». Questo «grande progetto» avrà, innegabilmente, una ricaduta (di che tipo?) sull’intera l’economia dell’isola, e allora una domanda sorge spontanea: tutto questo accentuerà lo sviluppo economico su Portoferraio? Già ora si percepisce come le molteplici attività sorte nella zona delle Antiche Saline abbiano messo in ginocchio il commercio degli altri paesi dell’isola dove i negozi aprono (per lo più) solo nei mesi estivi. Altrettanto è avvenuto a causa della concentrazione su Portoferraio dei più svariati servizi alle imprese e alla persona, nonché di tutte le scuole superiori. Da Pomonte a Cavo, escluso Porto Azzurro (solo grazie al carcere), gli altri paesi dell’isola rischiano di mutarsi (sempre più) in tristi quartieri dormitorio. Io la penso così, Chiara Casarosa