Le chiese protestanti difendono da sempre i principi di libertà e laicità. Perché? Ce lo spiega il teologo valdese (3)
sardellimichela@gmail.com - Il principio della sacralità della vita porta la Chiesa romana a proclamare Inviolabile anche il puro corpo biologico. In quanto dono di Dio. Ma la Parola biblica, fondamento della fede per tutti I cristiani, cosa cl dice a proposito del corpo, e più In generale del vivere e morire? «Intanto, credo che la categoria di sacralità aiuti sempre poco; applicata alla vita biologica (ammesso che si sia d'accordo su come definirla) confonde, più che chiarire. La Bibbia chiama "vita" l'esistenza umana vista nel suo rapporto con Dio. Nell'Evangelo di Giovanni, la stessa vita terrena, intesa in questo rapporto, viene spesso chiamata "eterna". La vita biologica è evidentemente il presupposto materiale per la "vita" in senso biblico, e dunque ci chiama a una responsabilità decisiva. Rispetto al morire, la testimonianza della Scrittura presenta spesso una serenità che noi abbiamo perso: il morire fa parte della vita, anche nell'Antico Testamento, dove in generale l'orizzonte della risurrezione non è centrale. La fede cristiana, in ogni caso, legge la vita terrena, nella sua fragilità e nella sua ambiguità, come una promessa. In Gesù, Dio si lega a questa vita e alle sue precarietà. Non ne risolve gli enigmi come per magia, ma la prende con sé. Fino alla morte e oltre». Da l’Unità del 19 marzo 2009