22 agosto 2009

IL FERRO E IL SALE: l'Isola d'Elba e la sua storia millenaria

gisecat3@yahoo.it - L’Isola d’Elba, fin dall’alba della sua storia millenaria, ha condito i suoi giorni col sapore del sale e del ferro: Aethalia, la fuligginosa, la chiamavano i Greci, quando passavano davanti al profilo della sua costa e vedevano levarsi al cielo di cristallo il fumo dei forni che depuravano il minerale e lo trasformavano in pani di ferro, infinitamente più ricercati e preziosi di quelli di grano. Anche i Romani conoscevano la terra rossa dell’isola, le battigie luccicanti delle spiagge orientali, il tesoro oscuro nascosto nelle sue viscere: il ferro era agognato, cercato, preteso; permetteva, con armi adeguate e imbattibili, di soggiogare popoli e conquistare terre; concedeva, se commerciato, la possibilità di guadagni favolosi. Per questo l’Elba era tenuta d’occhio, corteggiata: la raggiungevano velieri che pazientavano il vento giusto; la sceglievano i ricchi per le loro ville marittime; la citava Virgilio stesso, nell’Eneide, definendola generosa di uomini e di metalli. E così, nei secoli, dalle aurore rosate ai tramonti di fuoco, di padrone in padrone, l’isola, sinuosa come una sirena, lambita dal cobalto del mare che ne levigava asprezze e ruvidità e le regalava la dolcezza d’una quasi eterna primavera, è stata sempre oggetto di desiderio e di violenza. Sì, perché la ricerca affannosa del legname per i forni etruschi ha spogliato le sue colline del lussureggiante manto boschivo primitivo, degradandolo a bassa macchia cespugliosa, mentre l’attività estrattiva, a carattere industriale, dell’ultimo secolo, ha sconvolto la fisionomia del dolce paesaggio isolano, scavando gallerie, trincee e cave a cielo aperto. Certamente ha sfamato gli elbani, come non riusciva a fare la pesca, mai praticata dai locali a livello professionale né l’agricoltura, per l’eccessiva frammentazione delle proprietà; ma il pane dei minatori era un pane amaro, intriso di ferro e del sale del sudore e del pianto. (… continua) Maria Gisella Catuogno