21 settembre 2009

ELBA 2000: TRALICCI E DIFESA DELL’AMBIENTE. La società elbana è ristretta in gabbie sociali, culturali, ideologiche e "tribali"

elba2000@katamail.com - Chi combatte i tralicci, non riesce a coinvolgere tutti coloro che in passato hanno denunciato scempi ambientali. Questo perché la società elbana è frantumata. Non perché ci sono otto comuni, come credono molti, ma perché è ristretta in gabbie sociali, culturali, ideologiche e “tribali” che non comunicano tra loro. Legambiente denuncia il mostro di Procchio, Costa dei Barbari, il villaggio paese e non vede Bagnaia , Nisporto , Rio Alto, il Buraggio, i fanghi di piombino. Elba 2000 denuncia i blocchi Esaom, lo scempio di Calata Italia e di Monte Reciso, ma non vede i tralicci, il raddoppio di Rio alto, il mostro di Procchio. Contro la cementificazione del Water Front c’è stato un minimo di unità. Il silenzio assoluto, del comitato tralicci su scempi di questa portata, fa sospettare che, gli aderenti, più che all’Elba, mirino alla difesa del paesaggio fuori dalla loro finestra. Che è una cosa legittima, ma che è più difficile proteggere se non si vede come una fase della lotta comune a difesa di tutte bellezze naturali di quest’isola. Che siano in zone Parco, nei comuni di sinistra o di destra; che siano zone umide o secche; che coinvolgano Sales, Esom o altri poteri (o partiti) forti; che siano vicine o lontane dalla nostre finestre. Questa unità sarà difficile perché all’Elba la mediazione politica è debole. La potremmo tentare contro i tralicci. Intanto si dovrebbero muovere tutti i comuni dietro Portoferraio e Porto Azzurro. Elba 2000 - Giovanni Muti