ilvicinato@libero.it - PIERO FASSINO: «E' un errore pensare che chi viene dai Democratici di Sinistra chi viene dalla Margherita debba automaticamente scegliere un Segretario che venga dalla stessa esperienza. Dobbiamo, invece, scegliere un Segretario non guardando alle provenienze di origine, ma al progetto del Partito Democratico e alla sua identità di un partito che mescola, fonde e unisce culture e storie diverse in un progetto per l'Italia che vada oltre il passato e in cui tutti possiamo identificarci insieme. E sono convinto che sostenere Franceschini sia oggi la scelta giusta per l'Italia, giusta per il Partito Democratico e il suo futuro». DARIO FRANCESCHINI: «Per questo mi si è aperto il cuore quando alla fine di agosto un vecchio signore ha attraversato la folla che riempiva la piazza, mi ha abbracciato e mi ha detto: Sono l’ultimo segretario del Partito Comunista di Gallipoli ma voterò per te, perché non mi interessa da dove vieni ma dove vuoi andare».
C'è una ragione profonda per sostenere Franceschini e riguarda il Partito Democratico, il suo carattere di casa comune dei riformisti italiani. Il PD e prima l'Ulivo, lo abbiamo voluto plurale, fondato sull'incontro, la fusione, l'intreccio delle esperienze di donne e uomini provenienti da storie e culture diverse.
C'è una ragione profonda per sostenere Franceschini e riguarda il Partito Democratico, il suo carattere di casa comune dei riformisti italiani. Il PD e prima l'Ulivo, lo abbiamo voluto plurale, fondato sull'incontro, la fusione, l'intreccio delle esperienze di donne e uomini provenienti da storie e culture diverse.