claudiofrontera@yahoo.it – (…) Quanto alla legge-quadro, che dire? Mi vengono in mente gli anni cinquanta e la DC... Nel 2009 non credo alle leggi-quadro poiché sono quelle cose che impegnano per anni in discussioni e mediazioni e quando vedono la luce sono vecchie. Sono passate anche come cultura, perché la complessità del mondo moderno, soprattutto nelle realtà particolari come un'isola di medie proporzioni, è enorme e racchiuderla in una norma è velleitario. Se una norma quadro lascia fuori qualcosa (occasioni formative, trasporti, sviluppo economico armonico, turismo, ambiente, cultura, accesso alle opportunità di crescita delle persone, storia, tradizione, patrimonio, eccetera, eccetera) allora non serve più. Bisognerebbe imparare a pensare politicamente per frammenti, con obiettivi a breve, brevissimo termine, verificabili, misurabili, sui quali coinvolgere, senza deluderli con tempi biblici di attuazione, i cittadini. E, nello stesso tempo, sviluppare una forte cultura politica moderna e trascinante (Obama docet) capace di tenere insieme i pezzi del mosaico. Non tanto leggi quadro, allora, ma obiettivi parziali, tra loro coerenti e leggibili. Claudio Frontera