LA REGIONE SALVA OLTRE 750 POSTI DI SCUOLA DELL'INFANZIA. Nel piano della Regione c’è la scuola di Rio Marina
ilvicinato@libero.it - «Per scongiurare l'esclusione dalla scuola dell'infanzia di oltre 750 bambini abbiamo deciso, come misura eccezionale, di pagare con fondi tratti dal nostro bilancio gli insegnanti necessari a tenere aperte oltre 30 sezioni già autorizzate con il piano di dimensionamento e pronte a partire. Non siamo riusciti a far entrare a scuola questi bambini lunedì 14, ma stiamo cercando di accorciare il più possibile i tempi per dare una risposta a tutti entro la fine di ottobre. Su questo abbiamo il consenso e la collaborazione dei Comuni e stiamo lavorando a un'intesa con Anci Toscana e con l'ufficio scolastico regionale. Deve essere chiaro che questo sforzo straordinario ha il valore di un'azione di denuncia contro l'operato del governo. Non abbiamo nessuna intenzione di sostituirci allo Stato su questioni che non sono di nostra competenza e che è lo Stato a dover risolvere. Siamo però molto preoccupati per la qualità della scuola. Un anno che si caratterizzerà per una minore qualità dell'istruzione, meno servizi, classi più affollate (...) Così, parallelamente a questa iniziativa, chiediamo con forza al governo di rivedere la finanziaria tornando indietro sulla politica dei tagli, di prevedere veri ammortizzatori sociali per i precari che eventualmente non fossero riconfermati e di farsi carico in maniera seria dei problemi della scuola». Dalla Newsletter n° 15/2009 di Gianfranco Simoncini (nella foto - assessore regionale all'istruzione)
ilvicinato@libero.it - «Per scongiurare l'esclusione dalla scuola dell'infanzia di oltre 750 bambini abbiamo deciso, come misura eccezionale, di pagare con fondi tratti dal nostro bilancio gli insegnanti necessari a tenere aperte oltre 30 sezioni già autorizzate con il piano di dimensionamento e pronte a partire. Non siamo riusciti a far entrare a scuola questi bambini lunedì 14, ma stiamo cercando di accorciare il più possibile i tempi per dare una risposta a tutti entro la fine di ottobre. Su questo abbiamo il consenso e la collaborazione dei Comuni e stiamo lavorando a un'intesa con Anci Toscana e con l'ufficio scolastico regionale. Deve essere chiaro che questo sforzo straordinario ha il valore di un'azione di denuncia contro l'operato del governo. Non abbiamo nessuna intenzione di sostituirci allo Stato su questioni che non sono di nostra competenza e che è lo Stato a dover risolvere. Siamo però molto preoccupati per la qualità della scuola. Un anno che si caratterizzerà per una minore qualità dell'istruzione, meno servizi, classi più affollate (...) Così, parallelamente a questa iniziativa, chiediamo con forza al governo di rivedere la finanziaria tornando indietro sulla politica dei tagli, di prevedere veri ammortizzatori sociali per i precari che eventualmente non fossero riconfermati e di farsi carico in maniera seria dei problemi della scuola». Dalla Newsletter n° 15/2009 di Gianfranco Simoncini (nella foto - assessore regionale all'istruzione)