giovannimuti@virgilio.it, - Caro Lorenzo, te chiedi perdono a nome dei Ds. E’ fatto molto importante perché la richiesta di perdono implica un’ammissione di colpa e anche un pentimento. Perdono è quindi una parola importante, ma perché assuma significato e forza deve portare ad atti concreti che ne dimostrino la sincerità. Non la tua, visto che hai poco da rimproverarti, ma quella del partito. Alcuni dirigenti, in buona fede, commisero degli errori; amministratori, in quel clima infuocato presero decisioni amministrative molto gravi che ancora stanno infliggendo preoccupazioni e danni alle vittime. Adesso si riconoscono questi errori? Bene. Il partito, dovrebbe premere perché queste azioni siano annullate. Solo allora sarà possibile tentare una riconciliazione. E te lo dico io, Lorenzo, sarebbe meglio per tutti. Mi rimane da sottolineare il tuo coraggio al tua onestà. E’ merce rara in questo periodo. Io spero che altri leader importanti del tuo partito intervengano. E ce ne sono di intelligenti ed onesti. E’ un’occasione per farci tutti un esame di coscienza. Lo dobbiamo alle vittime innocenti, ma lo dobbiamo anche a noi stessi. E infine un invito: cerchiamo di farlo al di là degli schieramenti e senza cercare di rinfocolare polemiche o cercare di trarne vantaggi politici. Grazie ancora, Lorenzo per questa lezione. Giovanni Muti