marchetti.lorenzo@tiscali.it - La simpatica storiella di una partita fra maturi “Riesi di fòri” e “Riesi di qui”. «L’arbitro aveva appena fischiato il calcio d’inizio quando un giocatore s’impossessò del pallone e, dopo diverse pirolette, smarcando gli avversari a destra e a manca, arrivò in prossimità della porta avversaria, prese la mira, tirò e… rete! «Gol» urlarono i felici tifosi dagli spalti. Il "novello bomber" ricevette gli abbracci dei compagni di squadra e pure le congratulazione degli avversari, ma lui, seppure contento e soddisfatto, andò a sedersi in panchina e chiese il cambio. Allora l’allenatore, o meglio il tutto-fare della squadra, gli chiese ragione di quel gesto. Lui, con calma serafica, rispose: «io il mio l’ho fatto. Se anche gli altri fanno tutti come me vinciamo undici a zero». Io, invece, ho giocato a calcio, o meglio a “porticine” (calcetto), solo quand’ero uno sbarbatello, e non ero affatto bravo». Lorenzo