marchetti.lorenzo@tiscali.it - Negli anni di Elbopoli alcuni assunsero, direttamente o indirettamente, le “carte bollate” quale strumento di lotta politica. Le azioni della magistratura, pure quelle non cercate esplicitamente, furono strumentalizzate dalle parti avverse, senza esclusioni di colpi. Lo stesso avvenne anche all’interno delle coalizioni o, addirittura, dentro il medesimo partito. Rileggendo le cronache di quel periodo c’è da inorridire. Di Campo nell’Elba e Alleanza Nazionale, ho già scritto. Ma c’è anche la piazza della Chiesa di Marciana Marina, per la quale l’opposizione consiliare di centrosinistra “I marinesi” aveva presentato un dossier già nel dicembre 2002. Parimenti occorre ricordare Marciana con l’ecomostro di Procchio per il quale «Vagaggini chiede le dimissioni di Logi» e «I Verdi con i Diessini marcianesi sono contro la ricandidatura Logi». Che dire poi di Portoferraio? Anche qui mi limito ad usare alcuni titoli dei giornali dell’epoca: «Il giorno del doppio blitz: Esaom e Pacaelmo», «Pressante richiesta dei partiti della sinistra ai DS: Scelza faccia un passo indietro», «Le dimissioni di Giuliano Fuochi: le scelte politiche, amministrative da te fatte non mi hanno quasi mai trovato d’accordo», «Sono in tanti a manifestare con le fiaccole in mano solidarietà al Sindaco Ageno», «Mussi: cortei così li ho già visti a Palermo». Nell’occhio del ciclone finirono anche «Quel pasticciaccio brutto di Rio Marina» e la Comunità Montana, decapitata con l’arresto dell’allora presidente «Mauro Febbo interrogato in Tribunale a Livorno. Tre ore di domande sulla gita a Montecarlo per l’ex presidente della Comunità Montana». Non sta a me riscrivere le cronache di quei giorni, poiché lo scopo di questi miei post è ben altro, suggerisco ai lettori di cliccare su "Giornale online Elba Oggi" (nella lista “Fatti un Giretto su ...” a destra del video). (prosegue) Lorenzo Marchetti