1 ottobre 2009

ELBOPOLI, UNA GIUSTA RIFLESSIONE. L’interrogazioni a risposta scritta dell’on. Angela Napoli di AN - Seduta del 4 Dicembre 2003

marchetti.lorenzo@tiscali.it - In precedenza ho citato l’interrogazione della parlamentare di Alleanza Nazionale nella seduta del 4 Dicembre 2003. Alcuni lettori mi hanno chiesto di pubblicarla. In effetti, anche se è abbastanza lunga, merita un’attenta lettura. «Al Ministro dell’interno, al Ministro della giustizia — Per sapere – premesso che: con atto ispettivo n. 4-06407 del 26 maggio 2003 l’interrogante, nel denunziare l’illiceità e la reiterazione di numerosi atti prodotti dagli amministratori comunali di Campo nell’Elba, ha richiesto sia l’insediamento di una commissione di accesso presso quel comune, sia di sapere se erano stati avviati procedimenti giudiziari nei confronti degli amministratori dello stesso comune; a tutt’oggi l’interrogazione non ha avuto alcuna risposta; nel citato atto ispettivo l’interrogante, richiamando le numerose denunzie nei confronti degli amministratori locali presentati dai cittadini e le varie inosservate sentenze emesse dal Tar Toscana e dal Consiglio di Stato, ricordava che fin dall’agosto del 2002, sindaco, assessori e consulenti della giunta di Campo nell’Elba erano stati inquisiti per abuso d’ufficio e turbativa d’asta; sempre nel citato atto ispettivo l’interrogante ricordava che l’attuale assessore all’urbanistica, Enrico Graziani, aveva anche subito una condanna per abuso edilizio quando ancora non rivestiva l’attuale carica; in data 2 luglio 2003, successivamente quindi alla presentazione dell’atto ispettivo da parte dell’interrogante, la guardia di finanza ha arrestato l’Ing. Luigi Caselli, responsabile dell’area tecnica del comune di Campo nell’Elba, con l’accusa di turbativa d’asta nella gara di appalto per l’impianto di illuminazione della nuova variante stradale (vedi Il Tirreno, Elba, La Nazione del 3-4 luglio 2003); la realizzazione dell’impianto di illuminazione della nuova variante di accesso a Marina di Campo, così come il «Piano Strutturale», il «P.E.E.P.», l’«impianto di teleriscaldamento» «l’Ecocentro» e un cementificio abusivo vedevano anche indagati il sindaco Antonio Galli, l’assessore ai lavori pubblici e all’urbanistica Enrico Graziani, il geometra Roberto Mai, dipendente comunale, e il titolare di una ditta edile elbana (vedi La Nazione del 4 luglio 2003) e, pertanto, l’interrogante, attraverso stampa, ha sollecitato il prefetto di Livorno ad attenzionare l’attività amministrativa del comune di Campo nell’Elba (vedi La Nazione ed Il Tirreno del 4 luglio 2003); appare incomprensibile la mancanza di interventi e di controlli sull’attività del comune in questione da parte del prefetto di Livorno; alla fine del mese di agosto 2003 sono stati raggiunti da un’inchiesta, per presunte speculazioni edilizie e corruzioni nell’Isola d’Elba, i Prefetti Vincenzo Gallitto di Livorno e Giuseppe Pesce di Isernia, quest’ultimo già prefetto vicario a Livorno e commissario straordinario nel comune di Rio Marina, nonché il capo dell’ufficio dei GIP di Livorno, Germano Lamberti (vedi La Nazione e Il Tirreno del 28 agosto 2003); dopo l’arresto dell’ingegner Luigi Caselli, responsabile dell’area tecnica del comune di Campo dell’Elba e dell’indagine avviata sul prefetto di Livorno, i controlli e le indagini sulla vita amministrativa di quel comune si sono completamente bloccati, nonostante i numerosi procedimenti penali a carico di alcuni amministratori; a metà dello scorso mese di ottobre 2003 il tribunale del riesame di Genova ha rilevato gravi indizi di colpevolezza nei confronti del prefetto di Livorno, indagato per concorso nell’inchiesta sui presunti abusi edilizi avvenuti all’Isola d’Elba (vedi La Nazione e Il Tirreno del 14 ottobre 2003); alla fine del mese di novembre 2003, il prefetto di Livorno è stato raggiunto da un ulteriore avviso di garanzia, per l’accusa di peculato, nel mentre gli agenti delle Fiamme Gialle hanno acquisito altri elementi di indagine sul Piano di edilizia economica e popolare in corso di realizzazione nel comune di Campo nell’Elba; piano che ha già visto indagata parte dell’amministrazione locale (vedi La Nazione e Il Tirreno del 27 novembre 2003); il 2 dicembre 2003 è stato arrestato il prefetto di Isernia, Giuseppe Pesce, ex vice prefetto di Livorno, la cui vicenda giudiziaria era iniziata il 28 agosto 2003 con l’iscrizione, insieme al prefetto di Livorno, nel registro degli indagati della procura di Genova in merito all’indagine sui presunti casi di corruzione e di illeciti edilizi all’isola d’Elba; l’accusa nei confronti del prefetto Pesce, arrestato insieme ad altri tre imprenditori, è di corruzione per il presunto rilascio di licenze edilizie facili in cambio di case a metà prezzo nell’Isola d’Elba (vedi quotidiani locali e nazionali del 3 dicembre 2003) –: se non ritengano che sia urgente e necessario inviare la Commissione di accesso per accertare la situazione amministrativa e le eventuali responsabilità degli amministratori di Campo nell’Elba; se non ritengano necessario ed urgente rimuovere i prefetti di Isernia e di Livorno dalle loro importanti cariche istituzionali».