ilvicinato@libero.it - «Girando l'Italia ho visto un paese che la televisione non mostra. La scelta più grave del governo è stata quella di risolvere la crisi occultandola, senza farla vedere, senza mettere in campo misure per affrontare l'emergenza. La posizione è stata: “La crisi finirà, vedete di cavarvela”. Ma ci sono persone che non ce la fanno. Così le tensioni sociali crescono e noi dobbiamo avere la capacità di dare voce a quelle persone e di mettere in campo proposte per affrontare i loro problemi. Non dobbiamo tornar indietro rispetto all'idea che il Partito Democratico non è una sigla nata per affrontare le successive elezioni, ma per cambiare il paese e deve ricostruire il senso di una missione collettiva. Un partito che ha il coraggio di dire cose scomode anche se nell'immediato non vengono capite e ti fanno perdere voti a cominciare dal tema dell'immigrazione. Dobbiamo rompere il sistema di caste protezioni che proteggono solo alcune persone, investire sul merito. Dovremo andare contro un sistema di poteri forti e noi lo faremo perché non abbiamo paura. Vi chiedo di cominciare una battaglia di cambiamento, e prima di tutto cambiare noi stessi, essere rigorosi, inattaccabili nei comportamenti personali e anche nei nostri stili di vita». Dario Franceschini