21 aprile 2010

Qual è la popolazione ottimale per l'Elba per rendere ottimali i servizi essenziali come sanità, suola, servizi idrici, ecc?

ilvicinato@libero.it - (…) E' noto che la dimensione ottimale di una struttura produttiva è quella che gli permette di produrre il massimo con un costo minimo. Un albergo con sedici camere funziona peggio di uno di venti perché necessita dello stesso personale avendo una potenzialità inferiore. Questa “regola” della dimensione ottimale si applica anche alle comunità residenziali (…) Per un esempio, una struttura medica minima e che funzioni in modo produttivo non può esser al di sotto di una certa dimensione. Per fare un esempio: non si fornirà ad un paese di 1.000 anime se, per quanto minima, ne potrebbe soddisfare 3.000. Le comunità montane erano sorte per dare una mano a queste piccole comunità (…) Ma quando le isole sono grandi come l'Isola d'Elba, all'ora la politica dovrebbe ragionare in modo diverso. E dovrebbe ragionare tenendo conto della legge delle dimensioni ottimali, rispondendo a questa domanda: Qual è la popolazione ottimale per l'Elba in modo da rendere non eccessivamente costosi i servizi essenziali come sanità, suola, servizi idrici, ecc? Una volta stabilita questa cifra (puramente teorica) si dovrebbe confrontare alla reale possibilità di sviluppo urbanistico nelle zone meno sviluppate, tenendo conto la protezione dell'ambiente come un bene primario. Elba 2000 (da Elba Notizie)