6 maggio 2010

L’USL è impegnata a migliorare i servizi e la scelta su Massimo Scelza va in questa direzione, ma occorre un raccordo con la Conferenza dei Sindaci

marchetti.lorenzo@tiscali.it - Una delle anomalie isolane è rappresentata dal numero delle potenziali utenze che passano dalle 30 mila (mesi invernali) alle 300 mila (periodo estivo). Questo coinvolge, maggiormente, le strutture sanitarie. Mi pare irriconoscente mettere in dubbio la professionalità dei medici, dei paramedici e dell’altro personale sanitario che sono in prima linea nel fare i conti con questa nostra singolarità. A me sembra, fra l’altro, che l’Azienda USL sia impegnata a migliorare i servizi offerti ai cittadini dell’Isola d’Elba, e che l'aver affidato la conduzione zonale a Massimo Scelza vada in questa direzione, anche se occorre un maggiore raccordo con la Conferenza dei Sindaci. Comunque gli euro impegnati per l'Elba parlano chiaro. Tutti noi, nel frattempo, possiamo constatare come il presidio ospedaliero di Portoferraio sia interessato da una riorganizzazione che riguarda sia gli aspetti sanitari sia quelli strutturali. Non mi pare fattibile, però, pretendere un complesso ospedaliero capace di curare qualsiasi patologia, poiché questo richiede sia competenze specialistiche, sia strumentazioni particolari. Mi pare giusto, invece, domandare che per sottoporsi ad indagini strumentali particolari non debba essere necessario (sempre!) il trasferimento in un ospedale del continente. L’altro aspetto negativo sono le liste d’attesa che per evitare i tempi lunghi, troppo spesso, costringono i pazienti a rivolgersi ad un ambulatorio privato, con evidenti maggiori costi a cui non tutti possono fare fronte. Una migliore attenzione, infine, deve essere riservata alla vitalità dei distretti socio sanitari poiché il territorio ha bisogno pure che alcuni servizi siano maggiormente decentrati.