Un Premio contro la pena di morte alla studentessa elbana Deborah Borrelli
gisecat3@yahoo.it - Quest’anno il concorso per gli istituti scolastici, indetto da Lions Club Internationale Distretto 108 La Toscana, aveva per tema “La pena di morte e l’evoluzione del genere umano”. Un’elbana, la studentessa Deborah Borrelli, che frequenta la IV classe, sezione A, dell’ITCG Cerboni di Portoferraio, si è classificata ex aequo, dopo i primi cinque classificati, tra i migliori dieci partecipanti. Deborah è perciò invitata alla cerimonia di premiazione, che si terrà a Siena, l’8 maggio nella splendida cornice del Teatro Dei Rozzi, in Piazza dell’Indipendenza 15, alle ore 16.30, insieme alla Dirigente scolastica prof.ssa Grazia Ceccherini e la docente guida prof.ssa Mari Gisella Catuogno per Attestati di partecipazione e apprezzamento. Questo, un passo del suo componimento: «La pena di morte rappresenta una delle grandi tematiche che preoccupano il mondo e che nello stesso tempo dividono l'opinione pubblica in favorevoli e contrari. In Italia questo argomento è plurisecolare, da quando nel 1764 Cesare Beccaria pubblicò "Dei delitti e delle pene", un libro che dimostrava il danno, l'ingiustizia e la totale inutilità della pena di morte. In quegli anni, quando si stava pienamente affermando la cultura illuministica, il dibattito sollevato da Beccaria sulla legittimità o meno della pena di morte e dell’uso della tortura per estorcere confessioni, portò il Granducato di Toscana, per primo al mondo, ad abolirla. Ancora oggi, che anche il resto d'Italia respinge nei suoi ordinamenti la pena capitale, come sancito dalla nostra Costituzione, è motivo d'orgoglio per noi Toscani celebrare il 30 Novembre la "festa della Toscana" per ricordare questo gesto di grande significato ed importanza fatto dal Granduca e per ribadire l'impegno della nostra regione sui temi quali i doveri e i diritti umani».