GESTIONI ASSOCIATE: 4 comuni insieme. Mazzei: Non c’è l’ambizione di rivoluzionare l’urbanistica, c’è la volontà di risolvere i problemi
ilvicinato@libero.it - Portoferraio è il comune capofila della “Gestione associata sulle politiche urbanistiche comprensoriali”, le altre municipalità aderenti sono Campo nell’Elba, Marciana e Rio nell’Elba. I quattro lavoreranno, quindi, ad uno stesso tavolo per dare un contributo concreto alla soluzione dei problemi dell’isola, oltre gli steccati ideologici o diversità politiche. Solo quattro, ma convinti: che l’aeroporto di Marina di Campo ed il porto di Portoferraio siano un patrimonio comune, essenziali e strategiche porte di accesso, che tutti debbono contribuire a rendere più efficienti; che risolvere i problemi dello smaltimento dei rifiuti è non solo conveniente per la comunità locale che deve pagare la Tia o la Tarsu, ma operazione vincente di marketing; che creare delle aree di tutela del mare sia un atto eticamente positivo, una scelta sostenibile, ma anche economicamente vincente se qui le attività di diving divengono più intense che altrove; che tutelare il paesaggio rinunciando alla dispersione edilizia e dando risposta ai residenti con trasformazioni o ampliamenti dell’esistente è un risparmio sociale e personale; che occorre qualificare le strutture ricettive con attrezzature complementari e realizzare servizi invece che realizzare nuove strutture. E questo sarebbe già un successo, un grande successo nella logica della concretezza del fare aspettando il comune unico. E poi, se altri si vorranno aggregare, ben vengano. Intanto, Capoliveri parteciperà al tavolo come "osservatore speciale", e ciò in considerazione che questo comune ha da poco concluso il procedimento ed ora è impegnato sul regolamento urbanistico. Dice Alessandro Mazzei, assessore all’urbanistica di Portoferraio: «Non c’è l’ambizione di rivoluzionare l’urbanistica; c’è la volontà di risolvere i problemi di creare le condizioni per riposizionare l’Elba nel miglior modo sul mercato nuovo del turismo che comunque si riproporrà all’uscita dalla crisi economica mondiale».