13 luglio 2010

PICCOLI COMUNI, gestione associata obbligatoria. Nessun dorma, questa è una situazione annunciata. L’Elba non si faccia trovare impreparata e divisa

marchetti.lorenzo@tiscali.it - Quella che attraversiamo è fase difficile che deve essere affrontata con ragionevolezza e senza schemi precostituiti: c’è bisogno di preservare le autonomie locali e la loro efficienza amministrativa. Le ultime disposizioni legislative prevedono forme di aggregazione fra le amministrazioni comunali. Tali norme impongono, nel giro di pochi mesi, le gestioni associate fra i comuni fino a 5mila abitanti. Questo significa che il quadro istituzionale dell’Isola, volenti o nolenti, ne uscirà completamente modificato. I piccoli comuni dovranno gestire in forma associata importanti funzioni quali l’ambiente e il territorio, la localizzazione delle attività produttive e dei pubblici esercizi, i servizi scolastici e quelli educativi, la viabilità e i trasporti pubblici, la polizia municipale e la vigilanza sul territorio, il sistema dei servizi sociali e dei beni culturali. Ogni comune potrà aderire ad una sola “Unione”. La regione dovrà legiferare sulla dimensione ottimale per lo svolgimento delle funzioni, previa concertazione con i comuni interessati, e la stessa legge regionale indicherà i termini entro i quali i medesimi dovranno attivare l'associazione delle funzioni. Mentre, entro 90 giorni, un decreto per presidente del consiglio dei ministri fisserà il termine e il limite demografico minimo per lo svolgimento di funzioni in forma associata.