18 luglio 2010

QUANTO È CATTOLICA L’ITALIA? Diminuisce l’appartenenza cattolica e aumenta il numero dei cristiani non cattolici

sardellimichela@gmail.com – Quanto è cattolica l’Italia? Un interrogativo difficile perché le statistiche possono dirci quanti italiani frequentano regolarmente una parrocchia, battezzano i propri figli o, al momento di sposarsi, celebrano le nozze di fronte all’altare, ma la "cattolicità" del Paese è altra cosa. E’ un concetto qualitativo piuttosto che quantitativo. Si tratta, infatti, di una valutazione sul peso che la chiesa cattolica ha nella vita culturale e sociale, sulla consistenza di un sistema di valori, idee e tradizioni nello spazio pubblico. Misurare tutto questo, però, è molto difficile. Apprendiamo tuttavia che si dichiarano cattolici l’81,3% degli italiani, cristiani non cattolici l’11,7%, di altre fedi lo 0,5% e non credenti il 6,5%. Qui c’è la prima sorpresa: rispetto a precedenti rilevazioni cala l’appartenenza cattolica, mentre aumenta il numero dei cristiani non cattolici. Tuttavia si può trattare del famoso "credere senza appartenere", e quindi ciò non significa che costoro abbiano un rapporto diretto con una chiesa evangelica. Sempre dai dati della rivista cattolica Il Regno apprendiamo che rimane stabile la frequenza alla messa domenicale (27,7%), così come, sommando i fedelissimi (tutte le settimane) e i frequentatori assidui (due o tre volte al mese), si arriva a una percentuale del 41,7 comunque di poco superiore ai "latitanti" (due volte l’anno, o mai) che costituiscono il 39,6% del campione.