19 luglio 2010

LAVORATORI DELL'UNIONE DEI COMUNI: inammissibile scioglierla, presto funzioni associate obbligatorie. Un richiamano al senso di responsabilità

ilvicinato@libero.it - «Appare inammissibile che l’unico ente comprensoriale in grado di salvaguardare il territorio con interventi di bonifica, antincendio anche per conto dei comuni, ed esercitare funzioni associate, peraltro presto obbligatorie per legge, possa essere sciolto». Questo il “nocciolo” del comunicato dei lavoratori dell’Unione dei Comuni dell’Arcipelago Toscano, emesso insieme alle rappresentanze sindacali unitarie (CGIL, CISL di categorie e confederali). C’è la possibilità che dal mese di agosto i circa quaranta dipendenti non ricevano lo stipendio. Intanto i sindacati hanno ottenuto un incontro con tutte le amministrazioni locali, la Provincia di Livorno e la Regione Toscana, e nel loro rapporto annunciano come «in caso di esito negativo, saranno costretti a proclamare lo stato di agitazione». Nei giorni scorsi il presidente Della Lucia ha dichiarato: «la gestione finanziaria quotidiana rende anche impossibile la discussione con i comuni esterni perché entrino nell’Unione dei Comuni, in quanto non hanno nessuna intenzione di accollarsi dei debiti che ritengono non esser di loro competenza». Ma chi ha fatto quei debiti? Dov’erano gli assessori di Rio Marina, Porto Azzurro e Marciana Marina?