paciof©gmail.com - Caro Franco Appiani, vorrei chiarire subito che il termine “galoppino” non si addice a lei. Il “galoppino” è quello che finge di non essere schierato, ma poi colpisce gli altri in modo subdolo e indegno, facendo l’interesse (spesso non richiesto) del potente di turno per il quieto vivere. Lei correttamente chiede lumi sul merito e molto volentieri le rispondo. Come funziona il nolo a scafo vestito? La Regione che resta proprietaria della flotta, degli slot, degli equipaggi e della tecnica, concede al miglior offerente la gestione della flotta e annessi per un cannone che prevede i servizi per i cittadini e il rinnovo flotta, i costi di ordinaria e straordinaria manutenzione, costi personale e spese generali. Poi, l’armatore chiamato alla gestione della compagnia, potrà partecipare alla gara per la continuità territoriale, se vince, dovrà rispondere anche agli impegni che fanno parte del bando di gara, se invece perde, potrà gestire le linee commerciali e fungere da carniere per i prezzi. Solo se la flotta e gli slot restano saldamente in mano alla Regione, si potrà sperare di tutelare la vita degli abitanti dell’arcipelago. Le clausole della convenzione che lei richiama sono facilmente aggirabili. Analizzando attentamente il rapporto costi profitti con armatori in attività salta fuori che i prezzi attuali della Toremar possono diminuire dal 30 al 50%. Se le fa piacere può contattarmi tramite la mia e-mail così le offro volentieri un caffè per scambiare quattro chiacchiere ed essere sicuramente più chiaro. Florio Pacini - IDV Isola d’Elba