ilvicinato@libero.it - Mailing ASINOi - Il sindaco di Rio Marina nel suo libro-pensiero scrive che l’Elba deve crescere, svilupparsi, non può restare imbalsamata se vuol dare una prospettiva ai suoi giovani. Ma quando elenca ciò che ha fatto nei dieci anni in cui è stato a capo del comune il bilancio è davvero misero e lo si capisce dalle sue stesse dichiarazioni: «quando ho deciso di candidarmi l’ho fatto per risolvere i problemi, quello delle aree minerarie abbandonate che sono state messe in sicurezza, abbiamo risolto il problema della famosa spiaggia di Cavo, abbiamo restaurato piazze, strade». Tutto qui? Guardi, signor sindaco che 3.650 giorni sono prorpio tanti, è l’arco temporale in cui si forma una nuova generazione e, diciamoci la verità, il “suo” comune ha vissuto una conduzione autoreferenziale, poco dinamica e slegata dall'economia locale, nonché di isolamento istituzionale che lo ha confinato ai margini della vita isolana. Una gestione che non ha saputo offrire risposte alle esigenze delle persone e assicurare loro una migliore qualità della vita. La “sua” amministrazione non si è dedicata per niente ai problemi veramente importanti quali il lavoro e la coesione sociale. Chiara Casarosa