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14 marzo 2024

RIO ELBA, QUEL PARCHEGGIO MAI NATO, EPPURE TANTO NECESSARIO: “Un po’ di chiarezza sui fatti e sulle sentenze”

si.ga1983@ - «Caro Lorenzo, il signor Ivano Arrighi ti scrive su face book: “Ho letto le sentenze”. Anch’io le ho lette! E allora? Quelle non condannano perché  qualcuno si è inventato un parcheggio dove non si poteva fare. Ma perché si è richiesto un mutuo, cominciato a pagare le rate e non realizzata l’opera. Se si guarda la consecutio temporum, la giunta Schezzini decide di approvare l’opera alla fine di dicembre 2008. A giugno 2009 ci sono le elezioni… il sindaco successivo (Alessi) ottiene il mutuo, riceve il contributo e fa come re tentenna… non fa niente per fare. E poi arriva il fiorentino (De Santi, che nessuno odia!) e manda tutto e tutti alla corte dei conti. Perché De Santi mandò decine di denunce e solo sulla questione del mutuo pagato e non usato c’è stato il pronunciamento. Allora il parcheggio se si vuole si può fare, magari adeguato alle nuove normative. Ma l’idea era giusta e con poco si può recuperare». Silvia Gattoli

31 marzo 2018

CUCCÙ, IL SONDAGGIO NON C’È PIÙ! SILVIA GATTOLI: “Anche a me sarebbe piaciuto poter indicare la mia preferenza. Perché quel buio?”

ilVicinato@ - «Che fine ha fatto il sondaggio di Tenews per il futuro sindaco del comune di Rio? Eppure era scritto che rimaneva on line fino a sabato 31 marzo. Invece è stato tolto nel tardo pomeriggio di giovedì 29 marzo. A quel momento con più preferenze risultava l’ex sindaco di Rio nell'Elba Claudio De Santi, mentre gli ex sindaci di Rio Marina, Roberto Antonini e Francesco Bosi, erano ambedue al 15%, a seguire tutti gli altri. Poi, quando mi sono ricollegata, il buio: il sondaggio era sparito. È vero che era un sondaggio folcloristico, privo di ogni valore scientifico, dove alcuni candidati erano più il frutto dei desideri dei lettori di  Tenews che non della chiara disponibilità dei medesimi a ricandidarsi.  È vero che potevano votare tutti “dall'Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno”, e non solo gli elettori di Rio a cui spetterà la scelta domenica 10 giugno, tuttavia anche a me sarebbe piaciuto poter indicare la mia preferenza. Perché quel buio?». Silvia Gattoli

11 settembre 2017

RISCHIO IDRAULICO E IDROGEOLOGICO. L'UOMO NON IMPARA, ANZI DÀ LA COLPA ALLA NATURA MATRIGNA

ilVicinato@ - «L’uomo edifica in zone a rischio idraulico e idrogeologico, magari per “necessità”, tanto poi la colpa è di "madre natura". Gli eventi climatici ci sono sempre stati, ma le catastrofi sono il frutto di una cultura nata negli anni del boom economico, gli anni “60, quando tutto era permesso in nome del lavoro e del progresso, e oggi sono il prodotto dell'incuria e dell'abbandono. Prima o poi però i corsi d'acqua riprendono la loro strada originaria, ma l'uomo non impara! L'uomo ha ristretto l'alveo dei rii regimentandoli con muri laterali, li ha tombati con lastre di cemento. L'uomo ha deviato il corso naturale dei torrenti e sugli argini, vi ha fabbricato le sue abitazioni. L'uomo ha costruito cantine sottoterra, sottopassaggi e sottopassi che dovrebbero essere svuotati da pompe elettriche anche quando l’energia elettrica è interrotta.  L'uomo è l'unico animale ottuso che giustifica il suo operato dando la colpa alla natura matrigna, quando invece l'unica responsabilità è la sua». Artemisio (T)

8 settembre 2017

(3di3) UNA RIFLESSIONE SUI FATTI DI RIO ELBA: “Possibile che i sindaci revisori, cambiati ogni tre anni, hanno messo la loro firma in calce ai documenti, ogni tre mesi, senza vedere niente?”

ilVicinato@ - Fonte notizia Mailing AsiNoi - «In tutti gli anni presi in esame dal sindaco pro tempore, con le sue denunce, ed anche in  quelli  precedenti, c'è stato un gran ricambio di consiglieri,  assessori, sindaci revisori, segretari comunali. Nessuno si è accorto di nulla o tutti erano consapevoli complici di questa allegra banda del malaffare che, con il gioco delle tre carte, avrebbe fatto sparire una mano intera di milioni? Ogni sindaco ha rinnovato completamente le liste di candidati. Non si ritrova un consigliere che rimane in carica con il cambio di sindaco, da Coluccia, a Schezzini, a Alessi. I sindaci revisori, stimati professionisti, con competenza certificata da titoli di studio specifici del settore, cambiati ogni tre anni, hanno messo la loro firma in calce ai documenti, ogni tre mesi, senza vedere niente? I segretari comunali, professionisti di solito  scelti da sindaci di altri comuni, e quindi senza rapporti particolari con i politici paesani, hanno apposto il loro visto di legittimità su ogni atto senza porsi alcun dubbio?  Questi professionisti secondo il ragionamento che da anni sta condizionando la vita paesana, sarebbero  stati così stupidi  e superficiali da non accorgersi di nulla, mettendo a rischio il proprio lavoro e la propria dignità? Tutti miopi  come talpe,  o tutti parte di questo gurguglione a delinquere? Non ci teniamo a  rispondere, perché nutriamo forti dubbi su questa visione manichea che vede da una parte solo onesti ed intelligenti e dall'altra sciagurati ed imbecilli. Ormai  les jeux sont faits,  rien ne va plus. Insomma, i giochi sono fatti!». Elisabetta (S)

7 settembre 2017

(2di3) UNA RIFLESSIONE SUI FATTI DI RIO ELBA: “Le questioni a questo punto sono destinate a risolversi fuori dal paese come del resto è avvenuto negli ultimi tre anni”

ilVicinato@ - Fonte notizia Mailing AsiNoi - «Avrà ragione, avrà torto? Ormai è domanda inutile. Le questioni  a questo punto sono destinate a risolversi  fuori dal paese, senza la possibilità, come del resto è avvenuto negli ultimi tre anni, di poter in qualche modo partecipare a queste operazioni di scavo, a capire qualcosa. Tutto segreto, tutto coperto, tutto raccontato a pezzi, tutto un "omissis",  neanche il comune fosse la sede di una loggia di incappucciati. Non avendo ambizioni  di essere Solone, Catone, Cicerone, ci poniamo domande che non hanno  avuto e per ora non hanno risposta, ma che ci sentiamo di riproporre ancora una volta ai compaesani. Ci sono alcuni convinti,  fortissimamente convinti, che i casini, gli imbrogli, i dati falsati, le cifre nascoste, i regali ad amici e parenti, sono figlie, mogli, madri, amanti delle amministrazioni di sinistra che hanno tradito il popolo per i propri affari». Elisabetta (S)

6 settembre 2017

(1di3) UNA RIFLESSIONE SUI FATTI DI RIO ELBA: “Solo con l'arrivo di un fiorentino, estraneo agli interessi e alla beghe paesane, le cose sarebbero migliorate?”

ilVicinato@ - Fonte notizia Mailing AsiNoi - «Gli avvenimenti di questi ultimi giorni a Rio portano a fare riflessioni su come è cambiato il  nostro paese, non in meglio certamente,  e come livore ed acredine si siano cristallizzati proprio nel palazzo comunale, che dovrebbe essere luogo di mediazione, di proposta, di sguardo al futuro, con un occhio alle  tradizioni e cercando di sfruttare le migliori energie che la comunità può offrire. Non è così, non è più così, non è mai stato così? Non sappiamo dire davvero, visti i recenti risultati, se questi atteggiamenti sono dell'oggi o vengono da lontano. Certamente  non ne avevamo percezione così, prima. Certamente c'è chi, con sicurezza strafottente, sarebbe in grado di  fissare, come una spada nella roccia, quel "prima" al 1994. Allora Coluccia, uno dei suoi più gettonati nemici di "penna",  è diventato sindaco. Con Schezzini e Alessi le cose secondo lui sono continuate a precipitare, e solo con l'arrivo di un fiorentino, estraneo agli interessi e alla beghe paesane, le cose sarebbero migliorate e la verità, quella oggi rappresentata, sta finalmente trionfando, venendo alla luce da scatoloni di fogli, di prove, di indagini, di persecuzioni personali». Elisabetta (S)

5 settembre 2017

ONOREVOLE SINDACO, CI AIUTI A VOTARE SÌ AL REFERENDUM DI FUSIONE DELLE 2 RIO: “Qual è il risultato con cui il comune di Rio nell'Elba ha chiuso i conti 2015 e 2016?”

artemisio1957@ - «Onorevole sindaco Claudio De Santi, a noi persone semplici poco importano le sue disfide con gli ex sindaci di Rio nell'Elba, Pino Coluccia e Danilo Alessi. Qui ha ragione lei quando scrive "Il mantra (formula che viene ripetuta molte volte, ndr) continua e probabilmente poco interessa ai lettori". A me, e agli elettori che vorrebbero votare Sì al referendum di fusione delle 2 Rio, interessa invece conoscere quale sarà il debito che Rio nell'Elba porterà in dote al nuovo comune di Rio. Allora, per favore, ci chiarisca ogni dubbio. La invito pertanto a pubblicare il risultato con cui il comune da lei amministrato ha chiuso il bilancio consuntivo riferito all'anno 2015, e qual è quello del 2016. Un dato quest’ultimo che lei sicuramente conosce, anche se ancora ufficioso. Però, onorevole sindaco,  lo faccia secondo la formula: "A domanda risponde", quindi usi i numeri e senza giri di parole. Da questo dipende il nostro voto del 29 ottobre». Artemisio (T)

18 agosto 2017

RIO NELL'ELBA, CHI HA RAGIONE? “Se ha ragione De Santi (fautore del Sì), uno dei due contraenti porterebbe in dote un debito di 2,4milioni euro, e al referendum stravincerebbe il No. Speriamo abbia ragione Coluccia”

artemisio1957@ - «Il sindaco di Rio nell'Elba, Claudio De Santi, scrive che la Corte dei Conti ha rilevato un disavanzo sostanziale di amministrazione pari a 2,4milioni euro. L'ex sindaco Danilo Alessi invece afferma che il disavanzo non mette in ginocchio il comune, e aggiunge "ammesso ma non concesso che il suo ammontare sia esatto". Mentre l'ex sindaco Pino Coluccia garantisce che il disavanzo è pressoché azzerato, come risulta nel Bilancio di previsione 2017. Insomma, un bel rebus con il referendum per la fusione delle due Rio alle porte. Infatti, se ha ragione De Santi (fautore del Sì), uno dei due contraenti porterebbe in dote un debito di 2,4milioni euro, allora è inutile fare il referendum perché stravincerebbe il No. Se invece ha ragione Coluccia (fautore del No) si partirebbe con qualche debituccio e nulla più, e allora i cittadini potranno scegliere liberamente e senza la mannaia dei debiti sul capo». Artemisio (T)

13 aprile 2017

ACQUE TERMALI DI CAVO, BASTA UN CERCHIETTO COLORATO: “Baleni, Fortunati e Mancuso indicate su una cartina dove secondo voi dovrebbe sorgere lo stabilimento termale”

artemisio1957@ - «In merito all’ubicazione delle terme di Cavo leggo sulla stampa locale: “Oltre i trecento metri esistono a Cavo ampie aree verdi, libere dai vincoli del parco (Pnat, ndr), che possono benissimo ospitare uno stabilimento termale immerso nel verde e degno di questo nome”. Così guardo il piano del Parco nazionale, approvato nel dicembre 2009, e più in dettaglio mi soffermo sulla carta della zonizzazione. Mi pare che solo pochissime località di Cavo (vedi zone bianche) siano escluse dai vincoli delle aree protette. Allora chiedo a Baleni e Fortunati, ma anche a Mancuso, di indicare su una cartina (basta un cerchietto colorato) dove, a loro parere, dovrebbe sorgere lo stabilimento termale. Questo potrebbe essere un buon inizio per una serena discussione». Artemisio (T)

19 gennaio 2017

ECCO PERCHÉ LE SCUOLE MEDIE RIMANGONO A RIO MARINA: “Caro sindaco di Rio Elba, t’unnavessi infilata una! Ma fatela finita!”

ilVicinato@ - Fonte notizia mailing AsiNoi - «Per la serie “t’unnavessi infilata una” il Sindaco di Rio Elba, nella sua dichiarazione alla stampa, dimostra di non conoscere la realtà scolastica del paese che amministra. Per esempio afferma che il Consiglio d’Istituto ha detto no al trasferimento della Scuola Media nella sua sede naturale, ma non spiega, bontà sua,  i motivi del diniego: della “miglior scuola dell’Elba” sarebbero stati concessi solo tre ambienti, cioè tre aule: niente laboratori, niente palestra, però avrebbero potuto godere della vista della nuova cucina superaccessoriata. Non risulta che i lavori siano finiti: manca la palestra, manca l’ascensore che naturalmente immaginiamo “sempre a breve” saranno conclusi: ergo, i ragazzi sarebbero stati ospitati in un “cantiere”, perché così si chiamano gli spazi dove si effettuano dei lavori. Altra perla: “gli interessati sono 25 bimbi, di cui 20 di Rio Marina e 5 di Rio Elba,  ha deciso di far concludere l'anno scolastico ai ragazzi nella vecchia scuola". Sindaco, ma lo sa che con 25 alunni la scuola non esisterebbe? I ragazzi sono una sessantina, Arch. De Santi! Il problema è che non essere da meno il circolo PD e la minoranza consiliare interrogano il Sindaco sui motivi che hanno impedito l’agognato trasferimento, ma ci sete o ci fate? I motivi gli avete sotto gli occhi e sono quelli che abbiamo detto prima. La perla però è quando minoranza e PD parlano dei “gravi disagi per le classi elementari che lamentano la carenza di aule e di spazi a loro disposizione per il normale svolgimento delle lezioni", non risulta che negli ultimi quattro anni (e forse più) siano stati così sacrificati da compromettere la didattica: le Scuole Elementari non sono state costrette ai doppi turni per la presenza delle Medie, ma hanno fatto la loro normale vita scolastica. Ci sarebbe da chiedere alle docenti della Scuola Primaria (leggi Elementari) quali sacrifici hanno fatto a parte quello di dover sopportare un’amministrazione (di Rio Elba) non gradita. Ma fatela finita tutti!». Ida (B)

22 ottobre 2016

MENSE SCOLASTICHE NELLE DUE RIO, SE OTTO MESI TI SEMBRANO POCHI: “Che fatti!… avrebbe commentato il compianto sindaco Vezio Colli”

ilVicinato@ - «Il superattivo sindaco di Rio nell’Elba ha impiegato otto mesi per accorgersi che il suo comune doveva fare partire la gestione della mensa scolastica. A me pare un’eternità, e a voi? Ma come, lui sempre così attento a quello che non fanno, o dovrebbero fare gli altri, ha dovuto aspettare che qualcuno lo avvertisse che anche a Rio Elba si doveva avviare la mensa scolastica? Eppure la Gestione associata per i servizi scolastici tra i Comuni di Rio nell'Elba e Rio Marina era “pervenuta alla naturale scadenza il 23 febbraio 2016”. Eppure da Rio Marina non era “pervenuta alcuna richiesta in ordine ad una eventuale prosecuzione del servizio”. Eppure le frasi virgolettate sono del sindaco De Santi. Eppure le scuole sono riaperte dalla metà di settembre. Se tutto andrà nella migliore delle ipotesi la mensa partirà dopo i morti. Avrebbe commentato il compianto sindaco Vezio Colli: Che fatti!». Elisabetta (S)

9 ottobre 2016

PIANO DI RIO, SPROFONDAMENTI E GLI ERRORI DEL PASSATO: “Lavori a valle e non a monte come se l’acqua anziché scendere dal cielo, salisse dal mare”

artemisio1957@ - «Cari compagni del Pd di Rio Marina, ma di che vi meravigliate? È vero che gli studi sugli sprofondamenti dovevano essere fatti nel 2008, come pure che i soldi pubblici andavano utilizzati per i lavori nel Piano di Rio e non per quel muraglione che taglia in due l'alveo del Riale, ma questa è stata la politica del sindaco Francesco Bosi. Lo avete definito in più occasioni “il sindaco degli alberelli, delle panchine e delle palline”, e allora di che meravigliarsi? È notorio che on dieci anni ha pensato all’apparire e non al fare cose utili e necessarie! Lo ha fatto al Piano di Rio così come lo ha fatto prima nel compendio minerario dove i lavori sono stati realizzati a valle e non a monte come se l’acqua anziché scendere dal cielo, salisse dal mare». Artemisio (T)

7 maggio 2016

FLUSSI TURISTICI 2015: “Barbetti ha sollevato un bel vespaio! Si può intendere che qualche struttura ricettiva non registri i propri clienti per evadere il fisco?”

artemisio1957@ - Fonte notizia mailing AsiNoi - «Leggo il post con cui Ruggero Barbetti contesta i dati sugli arrivi e sulle presenze turistiche. Le sue motivazioni mi pongono due interrogativi. 1°) Se  è probabile che nel 2015 “non tutte le strutture abbiano inviato le schede in modo adeguato”, perché nel 2014 l’inoltro alla questura dovrebbe essere stato eseguito in modo corretto? 2°) Se l’invio delle schedine “è obbligatorio, ma per la mancata ottemperanza non sono previste sanzioni”, si può intendere che qualche struttura ricettiva non registri la presenza dei propri clienti per evadere il fisco? Le frasi virgolettate sono di Barbetti, invece i punti di domanda sono miei. Insomma, a me pare che il sindaco di Capoliveri, nonché capofila della gestione associata per il turismo, abbia sollevato un bel vespaio!». Artemisio Tonietti

28 aprile 2016

RIO NELL’ELBA, LE COSTITUZIONI IN MORA: “È il comune gestito da De Santi che si è rivolto alla Corte rappresentando una realtà confusa”

ilVicinato@ - Fonte notizia mailing AsiNoi - «Il sindaco di Rio Elba si affretta subito a smentire il comunicato di Sel, mentre aveva mantenuto il silenzio sul quello Pd. A quali precedenti amministrazioni fa riferimento il sindaco? Mi dicono che i ricevitori delle messe in mora sono nella quasi totalità  i consiglieri comunali (maggioranza e opposizione) dell’amministrazione Alessi. Infine, le messe in mora riguardano il blocco della prescrizione, non i reati. Chiaramente la Corte chiede al sindaco di inviare una lettera ufficiale per sospendere i termini  della prescrizione, che è di cinque anni. È il comune gestito da De Santi che si è rivolto alla Corte rappresentando una realtà confusa, e per questo la corte, in attesa di capire di cosa si tratta, ha intanto chiesto di interrompere i termini. È il comune che negli atti inviati avanza già una richiesta per gli eventuali danni che potrebbero emergere nelle verifiche. Altro non c'è!». Silvia Gattoli

27 aprile 2016

RIO NELL’ELBA, LE COSTITUZIONI IN MORA: “Le letterine sono firmate dal sindaco e servono, nei fatti, solo a interrompere i termini per una eventuale prescrizione”

ilVicinato@ - Fonte notizia mailing AsiNoi - «Leggo anche sul Vicinato un comunicato riguardo alla situazione riese che adombra fatti verosimili ma non veritieri. Da quanto ho avuto modo di verificare, leggendo delle "letterine" consegnate ad alcuni interessati, prima di tutto queste sono a firma del sindaco e non della Corte dei conti. Quindi, anche se a richiedere di notificare la messa in mora sia stata la stessa procura contabile, cosa che non è evidente dagli omissis contenuti nel riferimento, gli atti consegnati servono, nei fatti, solo a interrompere i termini per una eventuale prescrizione. Solo la procura regionale della Corte dei conti della Toscana, potrà mandare una comunicazione ufficiale di contestazione, alla quale poi gli interessati avranno modo di rappresentare le loro ragioni. Si stanno facendo processi alle intenzioni e su persone che  per ora non sono indagate di niente!». Silvia Gattoli

18 aprile 2016

REFERENDUM TRIVELLE, VINCITORI E VINTI: “Non ho partecipato al voto e mi ha convinto un noto esponente elbano del comitato nazionale del Sì”

artemisio1957@ - «Il referendum del 17 aprile che è costato 300milioni di euro, è stato il più inutile della storia della Repubblica, lo si poteva evitare. Il referendum non lo hanno perso quei cittadini che sono andati a votare, ma quanti ne hanno modificato il quesito che riguardava solo e soltanto la durata delle trivellazioni già in essere entro le 12 miglia dalla costa, nulla di più, nulla di meno. Gli sconfitti sono coloro che volutamente hanno caricato il referendum di un significato che non aveva. Costoro hanno fatto un vero e proprio terrorismo psicologico, cosa accaduta anche all’Elba dove un noto esponente del comitato nazionale del Sì ha dichiarato: “Se vincesse il no o se non si raggiungesse il quorum si riaprirebbe la partita delle trivellazioni e potrebbe rientrare in campo il giacimento a sud dell'Elba con conseguenze disastrose. E non voglio pensare cosa succederebbe se si verificasse uno sversamento di petrolio in mare così vicino alle nostre isole”. Ma che c’azzecca con il quesito referendario? Insomma, quell’esponente elbano del comitato nazionale del Sì mi ha convinto a non partecipare al voto!». Artemisio Tonietti

15 marzo 2016

CONTRIBUTO DI SBARCO: “Se è così, allora ha vinto Barbetti! Una scelta iniqua e ingiusta che non riconosce il peso di sbarco a Rio Marina e Marina di Campo. Perché Porto Azzurro che ha chiuso lo scalo passeggeri dovrebbe ricevere il contributo di sbarco uguale ai comuni di sbarco?”

artemisio1957@ -  «Apprendo da Elbareport che nel faticoso accordo sulla suddivisione del contributo di sbarco, nostri i sindaci avrebbero raggiunto questo compromesso: 40% alla Gestione associata per il turismo, 40% ai comuni 20% a progetti comprensoriali. Se così è, allora ha vinto Barbetti perché questo lo aveva già proposto lo scorso lo scorso 21 febbraio. Per di più si dice che a Portoferraio sarà riconosciuta una doppia quota rispetto agli altri comuni. Una scelta iniqua e ingiusta poiché non riconosce un bel niente agli altri comuni che si sobbarcano il peso di sbarco. È vero che a Portoferraio transita l’84% dei villeggianti, ma è anche vero che a Rio Marina (Capoluogo più Cavo) scende oltre il 15% dei passeggeri, mentre 1% usa l’aeroporto di Campo nell’Elba. Infine, perché Porto Azzurro che ha chiuso lo scalo passeggeri per dedicare tutto lo specchio acqueo alla nautica da diporto, dovrebbe ricevere il contributo di sbarco?». Artemisio (T)

4 marzo 2016

ELBA, CONTINUITÀ TERRITORIALE, SOSTITUIRE IL MEZZO VELOCE CON UN TRAGHETTO OGNITEMPO. “Le navi all weather esistono, ne basterebbe una sola al posto dell’inutile mezzo veloce”

ilVicinato@ - Fonte notizia mailing AsiNoi - «Caro Lorenzo, ti sei chiesto perché il Corriere Elbano (di proprietà della famiglia Onorato) ti ha dedicato un’intera pagina con lo scopo di ridicolizzare (?) la tua proposta sul “traghetto ognitempo”? Eppure, a leggere attentamente, si scopre che i tre esperti intervistati dal giornalista del Corriere Elbano, sono andati nel tuo senso. Il comandante della Capitaneria di porto di Portoferraio, Emilio Casale: «il problema è l’ormeggio e il disormeggio». Il comandante della Moby Lally, Maurizio Guidetti: «le fasi più critiche sono certamente l’arrivo nel porto, l’avvicinamento alla banchina e in generale il completo ormeggio». Il capo dei piloti di Portoferraio, Michele Vanacore: «il comandante deve anche valutare la manovra, perché il vento può farla urtare contro la banchina». Allora mi chiedo, ti chiedo e in modo particolare lo chiedo agli elbani: "Perché questo tentato fuoco di sbarramento?". Eppure gli esperti hanno detto che l’Isola è Isolata proprio nelle fasi di ormeggio del ferry. Per quanto riguarda la mia conoscenza, le navi all weather (tutte le condizioni atmosferiche, ndr) esistono e possono avere ottime caratteristiche quando si entra in porto, perciò basterebbe una sola nave al posto dell’inutile mezzo veloce, ex aliscafo voluto perché negli anni settanta faceva tanto chic, insomma era à la page, all'ultima moda, ma oramai è superato nei fatti». Alfredo Cappellini

22 febbraio 2016

QUELLO CHE I SINDACI ELBANI SEMBRANO IGNORARE: “Entro quest’anno la normativa sulle gestioni associate, obbligatorie o meno, sarà interamente modificata”

ilVicinato@ -  «Caro Lorenzo, davvero gli otto sindaci dell’Isola d’Elba non sanno che quest’anno la normativa sulle gestioni associate, obbligatorie o meno, sarà interamente modificata? Non a caso il termine per la gestione associata delle funzioni fondamentali per i piccoli comuni è stato prorogato al 31 dicembre 2016 (vedi Milleproroghe). Un rinvio tecnico per dare modo al governo di arrivare a un riassetto complessivo del governo territoriale, perché, in molte parti del Paese, l’associazione volontaria dei servizi non funziona. Fra gli interventi allo studio c’è l’individuazione di bacini omogenei per la gestione associata dei servizi, a prescindere dalle dimensioni dei comuni coinvolti. C’è chi propone che le funzioni in forma associata siano affidate a unioni di comuni obbligatorie, superando l’opzione della forma a convenzione, in voga da voi sull’Isola. Oramai i tempi per un cambiamento di rotta sono maturi!». Giovanni (U)

20 febbraio 2016

CONTRIBUTO DI SBARCO: “Davvero gli otto sindaci dell’Isola d’Elba credono di avere la facoltà di innalzare il contributo di sbarco a loro piacimento? Davvero c’è chi pensa di utilizzare l’introito del contributo di sbarco a proprio insindacabile gradimento?”

ilVicinato@ - «Caro Lorenzo, ho letto il tuo post, breve ma ragionato. Però ti chiedo: davvero gli otto sindaci dell’Isola d’Elba credono di avere la facoltà di innalzare il contributo di sbarco a loro piacimento? Davvero fra gli otto sindaci c’è chi pensa di utilizzare l’introito del contributo di sbarco a proprio insindacabile gradimento? Se è così siete messi davvero male!. Eppure gli otto sindaci dovrebbero conoscere il parere della Corte dei Conti Abruzzo: il blocco di qualsiasi aumento dei tributi locali  (1,50 euro era e 1,50 euro deve rimanere), così come gli otto sindaci dovrebbero sapere che il contributo di sbarco è un'imposta di scopo ben finalizzata e, quindi, non può servire a pareggiare i bilanci comunali». Giovanni (U)