ilvicinato@libero.it – Riportiamo questo bellisimo "cammeo marcianese" per Elbareport di Janna Carioli, giornalista, scrittrice ed autrice televisiva. «...“Rina, ti porto un the caldo? No, grazie, me l’hanno appena portato. Rina, hai freddo? Ti serve una stufetta? Tranquillo, ho i doposcì ai piedi”. Questo dialogo avveniva durante la grande nevicata di quest’inverno fra gli abitanti di Marciana e Rina, la postina dal sorriso gentile, che ha resistito per tredici mesi dentro una roulotte che sostituiva l’ufficio postale, dopo che il soffitto della piccola sede marcianese era crollato. Dalle Poste centrali, quasi ogni giorno, invitavano la postina a “scendere a valle” e prendere servizio a Marciana Marina. Provvisoriamente, dicevano, ma se poi finiva che qualcuno per risparmiare sulla sede, chiudeva proprio definitivamente l’ufficio postale di Marciana, gli anziani come avrebbero fatto? Rina non mollava resisteva imperterrita nella sua roulotte, aspettando che il Comune, proprietario del locale, riparasse il soffitto. Primavera, estate, autunno, inverno… Anche durante questa piovosissima primavera, quando i temporali tagliavano a raffiche la piazza lei era là. La gente arrivava con gli ombrelli e si metteva in fila, senza lamentarsi. “Rina, ti porto un caffè? Grazie, l’ho appena bevuto”. Era il modo delicato che gli abitanti avevano per farle capire che sapevano che lei stava resistendo per loro. Tredici mesi. Forse a poco a poco pure alle Poste hanno preso atto che non sarebbero riusciti a “delocalizzare” Rina e hanno messo di insistere perché si spostasse a Marciana Marina. Finalmente anche il Comune ha riparato il soffitto. Alle otto e mezza apre l’ufficio postale di Marciana. C’è già la fila di anziani che aspetta. “Rina, ti porto un cappuccino? Grazie, l’ho appena bevuto. Sebastianina, che faccio? Aggiorno il libretto della pensione?”...».