ilvicinato@libero.it - Mailing ASINOi - In questi ultimi tempi è sempre più frequente leggere posizioni critiche nei confronti del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, in modo particolare fra coloro che lo videro come uno strumento di promozione del territorio. Tuttavia, era il 15 maggio del 2008, quando il segretario elbano del PD dichiarò: «Un parco di soli vincoli riceve un giudizio negativo da parte dei cittadini, e non è il parco del Partito democratico. E’ necessario invertire questa tendenza». Apriti cielo! (Da destra e da sinistra). Ora, a oltre due anni da quell’affermazione, c’è da chiedersi se nel frattempo il Parco sia diventato uno dei motori dello sviluppo economico e della qualità della vita, e se abbia valorizzato i punti di forza e risolte le criticità delle Isole di Toscana (esempio Zone minerarie e Pianosa) o, perlomeno, se sia riuscito nella sua azione di protezione dell’ambiente della flora e della fauna. Mi pare che tutte le risposte siano in negativo. A questo punto, allora, non bisogna meravigliarsi se il presidente del Parco "è rimasto solo". Clarice Muti