13 agosto 2010

TAGLI&BAVAGLI. Una legge elettorale regionale con il ritorno del voto di preferenza e una riduzione effettiva del numero dei consiglieri e assessori

gimmi.ori@poste.it – Caro Lorenzo, il problema non è certo il "bavaglio", a cui sono contrario, ma la certezza della pena dopo un processo breve di durata e niente indulti o amnistie. Per i tagli sono ormai certi da ambedue le parti, infatti anche l'ex Vice-Ministro Vincenzo Visco ha detto in tv che i tagli di Tremonti erano necessari, anzi avrebbe anche fatto una manovra ben più corposa, naturalmente avranno due ricette leggermente diverse, ma il risultato è sempre lo stesso (le mani nelle tasche degli italiani). Comunque non si è più saputo nulla dei tagli ai dirigenti pubblici con stipendi superiori agli 80-100 mila euro l'anno, in ogni caso, se non viene dall'alto si può fare ugualmente il taglio dei fondi per i dirigenti, che ciascuna amministrazione ha a disposizione per le retribuzioni di posizione e di risultato (lo farà la Regione Toscana?). Dopo il taglio agli stipendi dei parlamentari ce ne vorrebbe uno anche a quelli dei consiglieri regionali ed una revisione anche alle pensioni, pardon, vitalizi degli ex-consiglieri regionali. Una revisione anche alla legge elettorale regionale con il ritorno del voto di preferenza e una riduzione effettiva dei consiglieri regionali che con l'incompatibilità agli assessorati della giunta, sono rimasti praticamente sempre gli stessi (55+10=65). Sicuramente anche in Toscana ci sono enti di dubbia utilità da tagliare, che non la promozione turistica. Ciao, Gimmi Ori