10 settembre 2010

I.d.V. a Bosi: “prima di lanciare certe accuse bisognerebbe avere un briciolo di onestà intellettuale”

ilvicinato@libero.it – «L’onorevole Bosi dalla presentazione del suo libro in poi ha parlato molto e non sempre a proposito. Prima ha proposto di raddoppiare la popolazione elbana partendo dal raddoppiare le case, cittadini e poi il lavoro. Noi crediamo che prima si crea il lavoro. È il lavoro che può dare vita a Rio Marina e all’Isola d’Elba. Lei ha affermato che sta sostenendo economicamente delle attività commerciali private con soldi pubblici, affinché continuino il servizio ai cittadini: ci vuol cortesemente dire, quale criterio di valutazione ha usato per l’erogazione del contributo e chi sono i beneficiari di questo denaro pubblico? Abbiamo notato come ha subito accusato la Regione e l’Assessore Marson di voler affossare lo sviluppo elbano e di Rio Marina perché si è espressa negativamente al suo progetto del porto; bisognerebbe avere un briciolo di onestà intellettuale prima di lanciare certe accuse. Analizziamo i fatti: 1°) Lei ha presentato un progetto, approvato dal ministro Altero Matteoli; 2°) Che il ministro Matteoli abbia mostrato nel corso degli anni più l’interesse a danneggiare che a salvaguardare la natura e la bellezza dell’Elba è cosa nota. L’assessore Marson le ha fatto notare due aspetti: 1) L’insostenibilità ambientale per l’eccessiva quantità di inerti necessaria; 2) L’insostenibilità della rete viaria al progetto. Lei nel suo progetto chiede 6.600 mq di piazzale di servizio all’imbarco, cioè spazio per più di mille auto. Per un traghetto che ne trasporta circa 70, basta un piazzale da 500 mq. Quanti inerti e cemento in più verrebbe gettato sulla costa per il suo mega piazzale? Le strade per Rio Marina possono reggere un traffico di oltre mille auto per andare su un piazzale davanti ad una nave che può caricarne solo 70?». ITALIA dei VALORI - Isola d’Elba