CIAO MA' - Sabato è venuta a mancare colei che qualcuno ha definito una donna speciale
marchetti.lorenzo@tiscali.it - La ragione mi porta a dire che finalmente Ilina non soffre più, e in questi anni ha sofferto davvero, le ultime settimane, poi, sono state terribili! Ma il cuore non si rassegna: è difficile adattarsi alla scomparsa di una mamma buona e premurosa, di una donna che ha accettato, da sempre, con rassegnazione e con tanto coraggio le sue malattie: per ultimo le continue crisi cardiache, l’insufficienza renale che per tre anni l’ha costretta alla dialisi. Non ha mai detto: "meglio morire che fare questa vita". Questa frase non l’abbiamo sentita nemmeno durante quei pochi momenti di lucidità degli ultimi giorni. Da molto tempo i suoi problemi di deambulazione non le consentivano di uscire da casa dove, però, si era creata "il suo mondo" fatto di tante amicizie e molti interessi umani. Finché le forze gliel'hanno consentito ha seguito con attenzione gli avvenimenti della terra, era informatissima sulla politica nazionale e curiosa su quella locale, appena andavo a trovarla, vale a dire da trent’anni a questa parte tutti i giorni, mi chiedeva come andava il "nostro" partito. Io voglio ricordarla com’era in questa foto, oramai datata. I miei nipoti, anche se acquisiti con i fratelli di mia moglie, l'hanno amata, ricambaticambiati, e ora la piangono come una nonna. Grazie a tutti coloro che con premura l’hanno aiutata, seguita e curata. Grazie anche a quanti mi sono i vicini in questo momento d'immenso dolore. Lorenzo (M)