17 ottobre 2010

CHIESE E STATO: lo spirito con cui valdesi e metodisti italiani si preparano a celebrare il centocinquantesimo anniversario dell'unità nazionale

ilvicinato@libero.it - Da un ragionato articolo di Paolo Naso sulla laicità della "religione civile": «In Italia la religione civile si riduce a un surrogato secolarizzato del cattolicesimo: la tradizione della Chiesa cattolica, i suoi valori, le sue espressioni pubbliche, i suoi simboli ed il suo linguaggio sono, per qualcuno, le componenti fondamentali della religione civile degli italiani. Incapaci di riconoscersi sotto una bandiera o una costituzione, conclude qualcuno, gli italiani si possono ritrovare uniti sotto un crocefisso, il sangue di San Gennaro, padre Pio o la dottrina sociale della Chiesa cattolica. Credenti e non credenti, pii osservanti e atei devoti. E soprattutto nei momenti di crisi e di maggiore fragilità politica come quello che stiamo vivendo oggi, questa particolare idea di religione civile finisce per trovare più numerosi e convinti adepti. Se di una religione civile l'Italia ha bisogno, le sue tavole della legge sono quelle costituzionali ed è attorno ad esse che il paese deve trovare la sua unità. L'imminente centocinquantesimo anniversario dell'unità nazionale può servire a ricordarcelo ed è in questo spirito che valdesi e metodisti italiani si preparano a celebrarlo». Dal sito: www.chiesavaldese.org/