10 novembre 2010

ELBA, GESTIONI ASSOCIATE. La dimensione territoriale ottimale e omogenea per area geografica la decide il governo… alla grazia del federalismo!

ilvicinato@libero.it - Mailing ASINOi – Caro Lorenzo, scusami, ma sbagli quando affronti il tema dell’ambito ottimale per le gestioni associate e “bacchetti” i sindaci che pare siano quasi concordi nel suddividere l’Isola d’Elba in tre settori. Sbagli perché costoro fanno i conti senza l’oste: le normative nazionali. I nostri sindaci, per l’ennesima volta, improvvisano! Cioè, nel caso in questione, non tengono contro del recitato del comma 31 dell’articolo 14 della legge 30 luglio 2010, n. 122. Di che preoccuparsi allora? La soglia minima di abitanti, nella fattispecie, sarà stabilita con decreto del presidente del consiglio dei ministri. Il “cerino” (alla grazia del federalismo!), è in mano a Berlusconi. Un ambito territoriale omogeneo potrebbe (ma il condizionale è d’obbligo) permettere di utilizzare meglio il personale dei piccoli comuni, di potenziare l’attività dei medesimi, e di creare nuovi uffici (progettazione lavori pubblici, progettazione per accesso ai fondi comunitari, marketing territoriale, ecc..). Invece concordo con il tuo slogan: "Noi Cittadini dell’Elba dobbiamo batterci perché la misurazione dei nostri servizi sia adeguata ai fabbisogni delle comunità isolane". Un abbraccio, Romano Pertici