COMPENDIO MINERARIO ELBANO: un valore economico, culturale e scientifico. Partiamo dal Cantiere Bacino il cuore dell’ematite
ilvicinato@libero.it - Il Compendio minerario comprende le zone dell'Elba orientale delimitate dal Perimetro Caratti che si estende per 1.948 ettari. Pare che l’estrazione di minerali abbia avuto inizio alcune migliaia di anni avanti Cristo ad opera di abitanti provenienti dall'attuale Liguria e chiamati Ilvates. Dopo l’ultima guerra mondiale è iniziata la lenta decadenza dell'attività estrattiva terminata con la chiusura della miniera del Ginevro (1981). Si tratta di un patrimonio unico che molti ci invidiano poiché in nessuna parte del mondo è presente una così alta varietà di minerali concentrata in una sito sostanzialmente piccolo, e dove si fruisce di un modello a grandezza reale in cui è possibile comprendere le varie mineralizzazioni della roccia e le tecniche di coltivazione utilizzate nei secoli. Iniziamo dal Cantiere Bacino, quello situato in prossimità dell’abitato di Rio Marina: entriamo in un museo naturale a cielo aperto dove, con un po’ di pazienza e passione, è possibile trovare i minerali di ferro là dove la natura li ha posti, vederli e toccarli affioranti dalla terra. Il minerale predominante è l'ematite e giova ricordare come sia ritenuta la più bella tra quelle rinvenibile in Europa, un ossido di ferro che nelle sue manifestazioni elbane è noto come oligisto. Fra gli altri minerali presenti c'è la pirite e il quarzo in cristalli bianchi o rossicci con ematite, mentre in primavera si notano diffuse incrostazioni di copiapite. Un vero gioiello della natura.