ITALIANI SENZA DESIDERIO, O SENZA SPERANZA? Più che di desideri l’Italia di oggi ha bisogno di speranze
ilvicinato@libero.it - di Paolo Naso: «Una società egoista, incapace di scrutare i grandi orizzonti culturali, priva di desiderio. Il ritratto dell’Italia che emerge nel rapporto del Censis desta molto più che qualche preoccupazione: il paese appare stanco, ripiegato su se stesso, cinicamente disilluso. La causa di questa deriva? Per il Censis è soprattutto la mancanza di desiderio, il frutto di una società che aumentando a dismisura l’offerta di ogni bene e di ogni esperienza, ci ha privato della fatica e della gioia di cercare di ottenere qualcosa che ancora non abbiamo. Se questa è la diagnosi, la terapia suggerita è "tornare a desiderare è la virtù civile necessaria per riattivare la dinamica di una società troppo appagata e appiattita". Forse, più che di desideri, oggi l’Italia ha bisogno di speranze. Non è una sottigliezza linguistica: il desiderio è una categoria profana mentre la speranza rimanda alla fiducia di un cambiamento possibile ed ha una forte valenza spirituale. E’ uno sguardo alto sulle cose del mondo che ci può dare la forza di immaginare un mondo e un’Italia migliori».