SPACCAPARCO: una strada panoramica a forte impatto ambientale che ammazzerà il Parco Minerario. Quando il rimedio è peggiore del male
marchetti.lorenzo@tiscali.it - "SpaccaParco" è una strada panoramica che se realizzata taglierà in due il Parco Minerario. Apprendo dalla stampa locale che riparte da qui il confronto istituzionale per sboccare il piano regolatore portuale di Rio Marina. Sul tracciato di questa viabilità alternativa al paese si confronteranno la Provincia di Livorno, il Comune di Rio Marina e l’Autorità Portuale. La segretaria dell’AAP annuncia intanto lo studio del nuovo percorso che spacca a metà proprio quelle aree minerarie “che tutti ci invidiano”, vale a dire dividendo il cantiere Bacino da quello di Valle Giove (vedi precedenti post descrittivi), utilizzando una pista già dissestata proprio perché attraversa una “gittata”, e fatta realizzare dalla Mancuso quand'era commissario per la messa in sicurezza delle aree demaniali, e costruendo un tratto a forte impatto ambientale e su un terreno scosceso come quello che dalla Valle di Serrantone si dovrebbe immettere nella strada del cimitero, fra l’altro già bocciato dalla Regione negli anni “80. In conclusione: si tratta di un intervento costoso che nei fatti cancellerebbe le peculiarità del Parco Minerario, e quindi lo stesso essere del parco! Mi auguro che chi di competenza impedisca questo ennesimo scempio ambientale e economico. Lorenzo (M)
marchetti.lorenzo@tiscali.it - "SpaccaParco" è una strada panoramica che se realizzata taglierà in due il Parco Minerario. Apprendo dalla stampa locale che riparte da qui il confronto istituzionale per sboccare il piano regolatore portuale di Rio Marina. Sul tracciato di questa viabilità alternativa al paese si confronteranno la Provincia di Livorno, il Comune di Rio Marina e l’Autorità Portuale. La segretaria dell’AAP annuncia intanto lo studio del nuovo percorso che spacca a metà proprio quelle aree minerarie “che tutti ci invidiano”, vale a dire dividendo il cantiere Bacino da quello di Valle Giove (vedi precedenti post descrittivi), utilizzando una pista già dissestata proprio perché attraversa una “gittata”, e fatta realizzare dalla Mancuso quand'era commissario per la messa in sicurezza delle aree demaniali, e costruendo un tratto a forte impatto ambientale e su un terreno scosceso come quello che dalla Valle di Serrantone si dovrebbe immettere nella strada del cimitero, fra l’altro già bocciato dalla Regione negli anni “80. In conclusione: si tratta di un intervento costoso che nei fatti cancellerebbe le peculiarità del Parco Minerario, e quindi lo stesso essere del parco! Mi auguro che chi di competenza impedisca questo ennesimo scempio ambientale e economico. Lorenzo (M)