NAPOLEONE ALL'ISOLA D’ELBA. I suoi progetti siderurgici esposti in alcuni documenti inediti (2)
ilvicinato@libero.it – L'Ing. Boury, tecnico siderurgico, tentò, senza risultato, di persuadere l'Imperatore a costruire un impianto di un altoforno ed accessori a Rio. Il Pons de l'Hérault, allora Amministratore generale delle Miniere elbane, nelle sue memorie dice che Napoleone: «Fece una quantità di calcoli; volle sapere d'onde si ricaverebbero la legna od il carbone; quali sarebbero stati i loro costi; in quali pericoli si sarebbe incorsi in tempo di guerra, quali collocamenti avrebbe potuto trovare il prodotto in tempo di pace». Infine dopo una laboriosa mattinata di lavoro chiuse le sue operazioni con queste parole: «L'utile per noi sarebbe dubbio, mentre sarebbe sicuro il danno altrui; quindi il partito più saggio è di astenersi; d'altra parte i governi debbono evitare di procurare perdite a coloro che essi hanno il dovere di far guadagnare. lo sono anche Governo». Con ciò si spiega il fatto che Napoleone ritenne opportuno di conservare inalterato il sistema di sfruttamento delle miniere allora in vigore, che consisteva puramente nella escavazione, cernita e vendita del minerale così preparato ai fondi tori sparsi sulle vicine coste d'Italia e di Corsica. (fine seconda parte)