info@pdelba.it - «Il futuro della gestione dei rifiuti è legato alle decisioni degli otto sindaci elbani, sono loro che devono scoprire le carte, cioè rivelare velocemente le loro volontà politiche. Vale a dire se intendono salvaguardare le particolarità dell’Elba, oppure consegnare un settore così delicato a qualche multinazionale. Le attuali normative, ed in modo particolare le disposizioni introdotte con la manovra correttiva del ministro Tremonti, impongo ai comuni elbani una seria riflessione anche su questo fronte. All’orizzonte si presentano tre scenari: la messa in liquidazione di ESA SpA con l’affidamento del ciclo dei rifiuti magari a qualche società estera, il salvamento di Esa con l’ingresso di qualche comune della costa, oppure l’ingresso in Esa delle otto amministrazioni, e quindi con la ripartizione delle quote azionarie proporzionalmente al numero di abitanti di ciascun comune-socio. Quest’ultima soluzione ci pare la più idonea anche in vista della gara che dovrà individuare il nuovo gestore unico del ciclo dei rifiuti nelle province di Livorno, Pisa, Lucca e Massa Carrara dove, se si procedesse secondo i dettami della legge 166/2009, Esa, preventivamente adeguata ai sensi della legge 122/2010, potrebbe ricevere dalla società interprovinciale la gestione operativa sull’Isola, e questo in considerazione delle peculiarità di questo territorio. Una operazione, questa, importante e complessa che richiede tempo e quindi impone di decidere in fretta». Federico Mazzei, Segretario Intercomunale Pd